Presto un nuovo sportello bancario ATM ad Alvito. Lo installerà la Banca Popolare del Cassinate, presso un locale in corso Gallio, nel centro del paese, messo a disposizione dal Comune guidato dal sindaco Luciana Martini.
L’annuncio della Bpc
A confermare l’avvio dei lavori per l’installazione del “bancomat evoluto” è stato proprio il presidente della Bpc, Vincenzo Formisano, intervenuto ad Alvito in occasione dell’incontro promosso dalla DMO Ciociaria – Valle di Comino, che si è tenuto venerdì pomeriggio presso il teatro comunale di Palazzo Gallio.
Nel suo intervento sul palco, infatti, il presidente Formisano non ha perso l’occasione di annunciare l’attivazione a breve, appena saranno effettuati i necessari lavori, del servizio Atm nel centro del paese. Un’iniziativa possibile grazie al lavoro di moral suasion condotto, fin da suo insediamento, dal sindaco Martini e che può rappresentare un primo passo verso la riapertura di una banca ad Alvito.
Un servizio atteso da anni
La presenza di un bancomat evoluto è stata richiesta a più riprese da moltissimi cittadini. Attualmente in paese c’è solo un Atm di Poste italiane, per il prelievo di denaro, ma spesso l’apparato è fuori servizio o ha esaurito la scorta di denaro, soprattutto nei fine settimana e nei periodi estivi o festivi in cui il paese si riempie di visitatori e turisti. Nel recente passato, inoltre, l’Atm ha fatto registrare più di una défaillance, con note di protesta inoltrate a Poste Italiane, da cittadini e amministrazione comunale.
Ad Alvito nacque la prima banca della Ciociaria
Da diversi anni, infatti, ha chiuso l’unico sportello bancario presente in paese, dove nel 1913 era nata la Banca Mario Equicola, che “fu in grado di passare attraverso gli avvenimenti della prima guerra mondiale, la grave crisi degli anni ’30 e la seconda guerra mondiale consolidandosi e operando in favore delle limitate attività economiche della zona, dei cittadini residenti e di quelli emigrati” (Antonio Fazio, Bankitalia). La Banca Mario Equicola fu poi acquistata nel 1963 dalla famiglia Zeppieri che le mutò nome in “Banca della Ciociaria”. L’istituto ciociaro, come noto, è stato negli ultimi anni ceduto alla Credito Valtellinese (ora Crédit Agricole) che, nell’attività di razionalizzazione dei propri sportelli, ha deciso di sopprimere quello alvitano, ignorando forse la sua storia e il suo retaggio.