Parte la realizzazione del laboratorio di ricerca della filiera olivicola-olearia (Lioo) in collaborazione con l’Università della Tuscia nella sede del Consorzio industriale del Lazio a Rieti.
Un progetto che ha l’obiettivo di favorire una ricaduta immediata degli esiti della ricerca sull’area agricola reatina e laziale, con particolare riguardo al comparto olivicolo, cerealicolo, ortoflorofrutticolo e anche in campo zootecnico.
Grazie ai finanziamenti del Miur per la ricerca e quelli della Regione Lazio per la creazione dei laboratori, il Consorzio Industriale del Lazio, l’Università della Tuscia e il Parco Scientifico e Tecnologico dell’Alto Lazio vogliono realizzare un’infrastruttura digitale dei territori rurali che favorisca lo sviluppo di sistemi di sensoristica, blockchain e analisi georeferenziata dei processi e dei movimenti di mezzi, merci e persone che operano all’interno delle filiere agroalimentari.
L’idea – come si legge nel progetto – è quella di realizzare, attraverso l’installazione di sensoristica di prossimità coordinata con strumenti di rilevazione di immagine a distanza variabile, un sistema digitale di raccolta, organizzazione e gestione dei dati per creare nuova conoscenza ed elaborare soluzioni inerenti ai fenomeni che attraversano i territori e le filiere agroalimentari del territorio.
Come si articola il programma
In primis la realizzazione di una sede territoriale e l’allestimento di uffici e di una centrale operativa; la mappatura del territorio con selezione delle filiere; la progettazione dei punti di snodo e dei sistemi di connettività e sensoristica; lo sviluppo di una piattaforma informatica per la gestione dei processi produttivi; l’infrastrutturazione del territorio e dei siti aziendali; la calibrazione degli strumenti e realizzazione dei software; l’infrastrutturazione delle aziende con strumenti di agricoltura e zootecnia di precisione; la definizione degli algoritmi per la gestione delle fasi produttive, la raccolta e lo stoccaggio e la realizzazione dei software gestionali e delle piattaforme per il controllo e la tracciabilità dei processi e dei prodotti.
“Si tratta del primo passo di un progetto più ampio per la valorizzazione delle filiere agricole, a partire dalla provincia di Rieti ma che poi riguarderà l’intero territorio regionale”, ha commentato il consigliere Angelo Giovanni Ientile.
Particolarmente soddisfatto il presidente del Consorzio Industriale del Lazio, Francesco De Angelis. “Le collaborazioni con le Università sono fondamentali, soprattutto se hanno ricadute in termini di crescita nei nostri territori. Parliamo di un programma di sviluppo interessante, che mette insieme nuove tecnologie applicate alle tradizioni agricole (…)
Questo progetto è rivoluzionario e consentirà di portare l’innovazione in un settore tradizionale e meraviglioso come quello dell’agricoltura. La provincia di Rieti, così come le altre province della nostra regione, ha grandi eccellenze dell’enogastronomia che insieme rappresentano un punto di forza nell’economia industriale del Lazio. Per questo motivo come Consorzio vogliamo valorizzarle attraverso progetti ampi e innovativi che consentano ai produttori di poter avere strumenti fondamentali per diventare sempre più competitivi».