Il nuoto italiano si testa oggi nella più importante rassegna per club, la “Coppa Brema”, che chiuderà la stagione in vasca corta. Ancora una competizione con virate ogni 25 metri, poi di nuovo tutti al lavoro per preparare le gare dell’estate, quelle che metteranno in palio le medaglie pesanti. A Riccione sono annunciati quasi tutti i big del nostro movimento natatorio, perché portar punti al proprio club è un imperativo categorico e anche per verificare di nuovo quanto siano valsi, in termini di riscontri cronometrici, i sacrifici fatti nel lungo inverno e in questo scorcio di primavera.
Non è un mistero che il nostro movimento sia in buona salute, come testimoniato dal buon raccolto di Tokio. Ai Giochi Olimpici l’Italia non ha preso ori, ma i 2 argenti e i 4 bronzi in vasca, cui va aggiunto un ulteriore bronzo in acque libere, rappresentano un bottino cospicuo ed evidenziano la buona salute della disciplina in ambito tricolore. Impossibile però non considerare che sarà la prima stagione senza Federica Pellegrini, la leggenda del nuoto azzurro. La “Divina” ha chiuso una carriera lunghissima e straordinaria conquistando la sua quinta finale olimpica sui 200 stile libero, la sua gara prediletta. Federica ha detto addio alle gare dopo aver conquistato 14 medaglie d’oro ai mondiali, tra vasca lunga e corta, 11 primati del mondo, tra 200 e 400 stile, un oro e tre podi olimpici, e 56 medaglie tra mondiali ed europei (con 26 ori).
Vedere di nuovo in vasca un simile fenomeno rientra tra gli eventi fortemente improbabili. Possiamo però consolarci con campioni già affermati e tuttora in attività, come Paltrinieri, Detti e Quadarella, e con i giovani in grande ascesa, leggi Miressi, Martinenghi e Benedetta Pilato. Oggi a Riccione le punte del nuoto azzurro, che hanno appena fornito una prova di efficienza agli Assoluti Unipol Sai, nel primo assaggio della vasca da 50, torneranno a virare di frequente e guarderanno con curiosità ai responso del cronometro. La prima estate senza Federica Pellegrini avrà due appuntamenti clou: i mondiali di Budapest, dal 17 giugno al 3 luglio, e gli Europei di Roma, dall’11 al 21 agosto. La rivoluzione delle date originata dal Covid fa sì che quest’anno i migliori atleti del “vecchio continente” debbano programmare una stagione un po’ anomala, con doppio appuntamento internazionale piuttosto ravvicinato. L’Italia non fa mistero di voler recitare da protagonista e le gare invernali hanno confortato questa speranza. Oltre agli atleti già citati, da seguire con attenzione anche la dorsista Margherita Panziera, il mistista Razzetti e il 18enne ranista Simone Cerasuolo. A Riccione le prove generali.