È stata una Pasqua memorabile per gli sportivi in poltrona, quelli che dopo aver onorato il desco familiare non hanno scelto amene località montane, né città d’arte. Rapiti dal 40 pollici, hanno provato a digerire sciroppandosi una due giorni di sport di tutto rilievo. Eh sì, davvero tanti gli eventi agonistici programmati tra domenica e lunedì, per un tourbillon di emozioni distribuite tra campi, palazzetti e strade.
Le strade polverose e accidentate della Parigi Roubaix hanno esaltato un olandese volante, Van Baarle. Dimenticato in sede di pronostico per quella sua abitudine di centrare piazzamenti senza mai cogliere l’ebbrezza della vittoria, ha compiuto il delitto perfetto, lasciando la compagnia dei big al terzultimo settore di pavé. Agguantati Mohoric e gli altri due fuggitivi, li ha piantati in asso con una progressione alla Eddie Merckx, dando appuntamento a tutti al velodromo di Roubaix. Van Aert, cui il Covid ha sottratto certezze ma non energie, solo tardivamente ha compreso la giornata critica di Van der Poel, il vincitore designato. E quando ha provato a chiudere sul buon Dylan, le distanze erano ormai incolmabili. Il secondo posto non lo consolerà più di tanto, ma è l’ennesimo podio di prestigio che l’ex ciclocrossista belga aggiunge al suo straordinario palmarès. Ben più felice del suo secondo posto sarà stato Davidovich Fokina, tennista spagnolo sorprendentemente finalista a Montecarlo. Contro il campione uscente, Stefanos Tsitsipas, non aveva poi molto da perdere. Ci ha comunque provato, trascinando il greco al tiebreak nel secondo set, ma il tredicesimo gioco ha detto forte e chiaro chi fosse il re.
La sensazione è che sulla terra di Parigi solo il miglior Nadal potrà pensare di battere Tsitsipas, che potrebbe trasformare il “rosso” nella sua superficie di riferimento. Anche per gli appassionati del volley c’era un appuntamento ghiotto, leggi gara2 delle semifinali scudetto. Ebbene, Trento ha ribadito col secondo 3/0 la propria superiorità su una Lube Civitanova priva di Juantorena. Non è bastato lo zar Zaytsev a placare l’ansia di vittoria di Kazyiski e Lavia e nelle Marche gli uomini di Lorenzetti andranno intenzionati a chiudere la serie. È invece tornata in equilibrio la sfida tra Perugia e Modena, perché gli umbri hanno restituito agli emiliani l’1/3 di gara1, riguadagnando di fatto i favori del pronostico. Anderson e Leon, innescati fantasiosamente dal solito Giannelli, hanno costretto Modena a una rincorsa affannosa e non vincente.
Lunedì dell’Angelo con tanto calcio e nuovo avvicendamento in vetta al torneo cadetto: la Cremonese è la nuova leader solitaria, in virtù della caduta del Lecce a Reggio Calabria. La volata per la A diretta riguarderà anche Monza, Benevento, Pisa e Brescia. In 4 punti ci sono sei squadre, davvero può ancora accadere di tutto. In serata, il pari tra Napoli e Roma ha di nuovo bocciato le velleità di scudetto dei partenopei e per il titolo ormai la lotta sembra ristretta alle due squadre milanesi. A Boston, in una delle maratone più prestigiose del mondo, altro vincitore a sorpresa. Considerato podista più “da tempi” che da successi, il 33enne keniano Evans Chebet stavolta ha scelto i giusti tempi per l’attacco e, correndo in 13’52” i chilometri dal 35 al 40, ha stroncato la resistenza dei favoriti Cherono e Kipruto, che hanno chiuso in quest’ordine, completando un podio straordinario. Tra le donne ha vinto un’altra keniota, la formidabile Jepchirchir.
