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Marco Gabriele, il calcio e le sfide

Roberto Mercaldo
Il dirigente ciociaro tra i 21 allievi del corso per addetto all’arbitro
Aprile 23, 2022
Marco Gabriele

Nel calcio, come nella vita, gli esami non finiscono mai. Scomodiamo Eduardo e la sua saggezza ammantata d’arte per raccontarvi di una nuova frontiera che il pianeta calcio vuole valicare, consapevole di quanto sia necessario per stemperare tensioni e far crescere l’intero movimento.

Tutti i calciodimensionati sanno che esiste nei club professionistici la figura di “addetto all’arbitro”. Curioso però che ad oggi non esistesse un percorso formativo ad hoc, con la conseguenza che talvolta le scelte dei club potessero apparire singolari o comunque non particolarmente illuminate. Il Settore Tecnico della Figc e l’Aia hanno pertanto ritenuto che la lacuna dovesse essere colmata, istituendo un corso rivolto a tutti coloro che svolgono questo ruolo nelle squadre di A e B. Il percorso formativo, iniziato il 19 aprile, si snoderà su 56 ore e tenderà a fornire gli strumenti necessari alla specializzazione di questa figura. Tra i banchi di Coverciano 21 “allievi” certamente autorevoli ma disposti a far da pionieri per questa nuova frontiera. Tra essi c’è Marco Gabriele, ex fischietto di serie A ed oggi apprezzato dirigente della Lazio. Primo e finora unico ciociaro a dirigere gare del massimo campionato, Marco aveva già messo a disposizione la propria esperienza collaborando con l’Atletico Roma di Peppe Incocciati, individuando per primo la necessità di fornire ai calciatori gli strumenti di conoscenza indispensabili per rapportarsi correttamente e con cognizione di causa ai direttori di gara.

Successivamente, dopo aver svolto il ruolo di opinionista e moviolista a Teleuniverso, ha ricoperto il ruolo di dirigente addetto all’arbitro con il Frosinone di Moreno Longo, in occasione del secondo campionato di serie A del club giallazzurro. L’approdo alla Lazio gli ha consentito di evidenziare appieno le straordinarie capacità di uomo di calcio, che abbinate alle innegabili doti umane lo hanno reso prezioso punto di riferimento per il tecnico Sarri e per i calciatori biancocelesti. Con l’umiltà di sempre, il dirigente ciociaro si accosta a questa ulteriore esperienza, con i suoi 20 compagni di percorso, perché del calcio e delle sue complesse dinamiche tecnico-regolamentari non si sa mai abbastanza. L’iniziativa è lodevole, perché il fine è quello di formare una figura professionale che possa aiutare il calcio ad uscire da certi stereotipi. Quando le conoscenze dei nuovi “addetti all’arbitro” (ma è auspicabile che venga rimodulata anche la definizione della figura in questione) verranno trasferire ai calciatori, probabilmente cesseranno le proteste sistematiche e non meglio precisate. Quel lamentarsi automatico ad ogni fischio contrario, che somiglia più a un gesto teatrale che non a un momento agonistico, deve essere messo in un cassetto e lasciare il posto a un modo di rapportarsi al direttore di gara che possa essere utile per il corretto sviluppo della contesa.

Del corso hanno parlato in termini lusinghieri Demetrio Albertini, presidente del Settore Tecnico, e Alfredo Trentalange, presidente dell’Aia. Albertini ha evidenziato come le sinergie tra le varie componenti del mondo federale siano al centro di una reale crescita delle figure di rilievo all’interno delle società calcistiche. Trentalange ha sottolineato con orgoglio come l’Aia abbia messo a disposizione i migliori formatori per la perfetta riuscita di questo corso pilota. Tra i docenti, infatti, oltre allo stesso Trentalange, ci saranno il vice presidente Aia Duccio Baglioni e il responsabile del settore tecnico Aia Matteo Trefoloni. Il corso si svolgerà tra Coverciano e Lissone e a far visitare il nuovo centro Var ai partecipanti sarà il designatore di A e B, Gianluca Rocchi. Tante eccellenze per porre la prima pietra di un edificio che si chiama correttezza, al cui interno dovranno albergare tutti coloro che danno vita allo spettacolo più bello del mondo. Un calcio senza esasperazioni e col minor numero di valutazioni incongrue: il percorso è iniziato.

Buon viaggio a Marco Gabriele e agli altri protagonisti.

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