Dalla melina finalizzata allo scaricabarile sul caso Catalent all’annuncio del sindaco di Roma Roberto Gualtieri di voler realizzare un termovalorizzatore nella Capitale: una settimana senza tregua per la Regione Lazio e per l’alleanza (sempre più traballante) tra Pd e Cinque Stelle. Con inevitabili conseguenze sulla prossima tornata elettorale, anche a Frosinone.
La necessità di tutelare la politica industriale del territorio
Sulla vicenda della Catalent sono tante le cose che si fanno finta di non capire. Intanto il danno è irreversibile: l’azienda non tornerà sui propri passi, l’investimento da 100 milioni di dollari (e 100 posti di lavoro specializzati) si farà in Inghilterra. Dalle nostre parti si continua a discutere del Sin della Valle del Sacco, dei carotaggi, dei tempi biblici per ottenere un’autorizzazione e di tutta una sovrastruttura burocratica nemica giurata delle imprese e degli investimenti.
A Politica7 non interessano gli inutili vertici alla Regione dopo che la frittata è stata fatta, non interessano le ridicole polemiche politiche, non interessano le ragnatele dei cavilli sulle competenze. Il fatto è uno solo: è stata gettata alle ortiche una possibilità enorme. E per averne un’idea è utile leggere le dichiarazioni rilasciate a Il Foglio da Massimo Scaccabarozzi, presidente di Farmindustria: “Noi che eravamo primi in Europa ora siamo a pari merito con la Germania e ci sta raggiungendo la Francia. Quindi dobbiamo attrezzarci per non perdere altre opportunità. E ce ne sono altre, oltre a quella forse sfumata di Anagni, perché non siamo all’ultimissima parola.
Sempre nel Lazio, a Ferentino, quindi senza allontanarsi troppo da Anagni, c’è un’azienda che si chiama Biomedica Foscama dalla quale è arrivato un investimento molto rilevante per produrre non solo il vaccino per il Covid ma direttamente la siringa già preriempita, che vuol dire avere le massime capacità tecniche e una perfetta gestione dell’impianto produttivo”. Massimo Scaccabarozzi inquadra il problema nell’unica cornice possibile: la politica industriale di un territorio. E in Ciociaria tutti sanno che il chimico-farmaceutico è un’eccellenza nazionale. Andrebbe tutelata.
Un’azienda che vuole investire, tanto più se multinazionale, non è animata da “affetto”. Vuole risposte su tempi e possibilità di sviluppo. A causa dei ritardi e delle procedure del Sin l’area nord della nostra provincia è fuori gioco. E lì abbiamo un’eccellenza assoluta. Perciò sono urticanti i tentativi di buttarla in caciara.
Restano i fatti: il Ministero della transizione ecologica non ha dato risposte, la Regione neppure, la Provincia nemmeno. Pd e Cinque Stelle governano il Paese e il Lazio. I pentastellati esprimono il sottosegretario alla transizione ecologica (Ilaria Fontana) e l’assessore regionale alla transizione ecologica (Roberta Lombardi). Il Pd indica il presidente del Lazio Nicola Zingaretti. Nessuno si può chiamare fuori.
Il gioco della parti tra Pd e M5Stelle e il sano pragmatismo di Angelo Camilli (Unindustria)
Del gioco delle parti sul termovalorizzatore annunciato dal sindaco Roberto Gualtieri abbiamo già scritto molto. Gioco delle parti tra Campidoglio e Pisana, tra Pd e Cinque Stelle e all’interno degli stessi partiti. Abbiamo saputo che per realizzare l’opera ci vorranno non meno di quattro anni e questo consentirà il permanere degli equilibrismi.
Nel frattempo il presidente di Unindustria Angelo Camilli si è espresso così sul Corriere della Sera: “L’annuncio fatto dal sindaco Gualtieri della costruzione di un termovalorizzatore a Roma va decisamente nella giusta direzione. Unindustria da moltissimi anni richiama l’attenzione sulla necessità della costruzione di un termovalorizzatore fondamentale per la chiusura del ciclo dei rifiuti, problema tra i più sentiti e critici che affligge la nostra Capitale ormai da troppo tempo. Ricordo che, già nell’aprile del 2019, il mio predecessore Filippo Tortoriello insieme ad una delegazione di imprenditori organizzò una missione a Copenaghen per visitare e studiare Copenhill il più moderno impianto di termovalorizzazione d’Europa, situato al centro della città e noto in tutto il mondo per avere una pista da sci sul tetto dell’impianto. Con il termovalorizzatore, potremmo finalmente trasformare i rifiuti da problema ad opportunità di sviluppo e di vantaggio economico per i cittadini e per le imprese. Avanti spediti”. Si può condividere o no, ma questo significa parlare chiaro. Pd e Cinque Stelle prendano esempio.
Ottimo articolo. Condivido. Troppa melina, poca chiarezza: a parti invertite su Catalent etc. (Amazon pure volata via dalla Ciociaria è approdata nel reatino), cioè una catena decisionale tutta di un colore, c’è da giurare che il PD avrebbe occupato le piazze. In questo caso la solita strategia del far finta di nulla, come per le sconfitte elettorali patite. Mah….!