Le rimesse inviate dagli immigrati residenti in Italia verso le famiglie all’estero sono in costante aumento dopo l’emergenza Covid-19. Precisamente 7,7 miliardi. In pole position i Paesi asiatici (il Bangladesh con 873 milioni di euro -11,3% del totale-, seguono Pakistan e Filippine). Lo rivelano le elaborazioni della Fondazione Leone Moressa sostenuto dalla CGIA di Mestre, su dati della Banca d’Italia, nel rapporto di fine 2021 sull’economia dell’immigrazione.
Secondo i dati, la pandemia ha portato un calo delle rimesse solo nel secondo trimestre 2020. Complessivamente, il 2020 aveva registrato un calo di appena -1,7% rispetto al 2019. Nel 2021, la ripresa economica ha determinato un aumento complessivo del +7,3% rispetto al 2020. Il volume complessivo si avvicina al picco massimo registrato nel 2011 (8 miliardi). Nel 2021 registrano un +12,2% rispetto all’anno precedente e un +46,3% rispetto al 2016. Anche l’incidenza sul PIL torna a crescere (0,44%).
Calano i flussi verso l’Est Europa
Calo in Romania (-8,5%), Ucraina (-8,0%) e Moldavia (-7,3%). E’ probabile che la riapertura delle frontiere abbia fatto ripartire i viaggi su strada degli immigrati, che spesso portano con sé regali o denaro per la famiglia. Durante il lockdown, invece, l’invio di denaro era rimasto l’unico strumento di sostegno.
Confronto di rimesse dal 2011 al 2021
Confrontando la distribuzione delle rimesse nel 2021 con quella di dieci anni fa, emerge un profondo cambiamento – secondo i dati diffusi dalla Fondazione -. Nel 2011 vi era una minore frammentazione, con il 70% delle rimesse concentrato verso soli 7 Paesi (e un terzo solo verso un Paese). Nel 2021, invece, i primi 7 Paesi raggiungono poco più del 50% delle rimesse, e nessun Paese supera il 12%.
Media pro-capite 125 euro al mese. Osservando il rapporto tra rimesse e popolazione residente per ogni Paese d’origine, mediamente, ciascuno dei 5,2 milioni di residenti stranieri ha inviato 125 euro al mese in patria. Osservando le prime 20 comunità straniere presenti in Italia, i valori massimi si registrano tra i cittadini del Bangladesh (460 euro medi pro-capite).
Il Senegal è il secondo Paese più attivo, con 370 euro al mese pro-capite. Generalmente, le comunità asiatiche sono mediamente molto attive: oltre al Bangladesh, anche India, Filippine e Pakistan inviano mediamente più di 200 euro al mese.
Quasi un quarto da Roma e Milano. Oltre un quinto delle rimesse parte dalla Lombardia (1,75 miliardi). La seconda Regione è il Lazio, con 1,13 miliardi. Seguono Emilia-Romagna, Veneto e Toscana, tutte con più di 600 milioni di euro inviati nel 2021. A livello di singole Province, Roma supera di poco Milano. Quasi un quarto di tutte le rimesse italiane parte da queste due città. Seguono Napoli e Torino, rispettivamente con 364 e 268 milioni di euro.