Giornata storica ieri per gli Internazionali d’Italia di tennis, che hanno fatto registrare il nuovo record assoluto di presenze. Ad ammirare i più celebrati campioni della racchetta sono stati in 34406, per un incasso che ha sfiorato i 15 milioni di euro. E i big non hanno deluso le aspettative, offrendo spettacolo ai tanti appassionati che hanno gremito il Foro Italico.
Era il giorno dell’esordio di Nole Djokovic, opposto a Karatsev, che lo scorso anno lo aveva battuto nella sua Belgrado, nel torneo vinto da Matteo Berrettini. Stavolta il numero uno del mondo non si è concesso distrazioni e ha liquidato il tenace russo con un eloquente 6/3 6/2. Sulla telecamera, a fine gara, Nole ha scritto “uno di noi”, per ribadire il legame con Roma e con il publico italiano, che non gli ha mai fatto mancare il proprio sostegno.
Oggi esordirà invece l’altra leggenda del tennis, Rafa Nadal, che dovrà tenere a bada i 208 centimetri del veterano statunitense John Isner. Non sarà un compito agevole per il maiorchino, che in più di un’occasione, anche sulla sua amata terra rossa, ha incontrato difficoltà contro il gigante stelle e strisce. Il momento clou della giornata sarà però alle 19, quando andrà in scena un vero e proprio confronto generazionale a tinte tricolori: di fronte Fabio Fognini, per anni il migliore italiano del ranking ATP, e Jannik Sinner, che vincendo può riguadagnare il numero 12 della classifica mondiale. Tutto facile ieri per il campioncino di San Candido, che ha travolto nel match serale lo spagnolo Martinez.
Partenza a mille per Jannik, subito sul 3/0 e senza problemi fino al 5/2. Nel momento di chiudere il set, la prima e unica incertezza del match, con il controbreak operato da Martinez. Al decimo gioco però ancora Sinner sugli scudi per il definitivo 6/4. Copia conforme per il secondo parziale, stavolta senza il brivido del servizio ceduto, per un 6/3 convincente, figlio di un servizio robusto e della solita efficacia da fondo campo.
La vittima illustre del terzo giorno di gare è stato Rublev, sicuramente non a suo agio sulla terra battuta, come ha confermato al cospetto di Krajinovic, vittorioso per 6/2 6/4 in appena 68 minuti. Un altro giocatore di spessore è stato costretto ad uscire dal tabellone nella sua fase iniziale: parliamo di Hurkacz, estromesso dal redivivo David Goffin, che sembra aver ritrovato gli estri smarriti nel 2021. Il belga ha vinto in due set, entrambi conclusisi al tiebreak. C’era grande attesa anche per il giovanissimo italiano Luca Nardi, opposto a Cameroon Norrie. Il nostro portacolori non ha compiuto il miracolo, ma non si può dire che abbia sfigurato. Un break patito nella fase iniziale di ogni set e poi una partita sostanzialmente alla pari con un giocatore che è al numero 11 del ranking mondiale.
Prova ampiamente superata e la consolazione del successo in doppio, in coppia con Lorenzo Sonego, nel derby italiano contro Forti e Cobolli. Non ci sono più tenniste italiane nel tabellone femminile: ieri le speranze di vedere una nostra atleta al secondo erano riposte su Jasmine Paolini e Lucia Bronzetti. Per la prima niente da fare contro una Tiechmann davvero in gran forma, come già evidenziato al recente “mille” di Madrid. Ci è andata un po’ più vicina Lucia Bronzetti, che contro Osorio è arrivata a un passo dalla conquista del primo set, poi ceduto al tiebreak. Oggi esordisce la polacca Inga Swiatek, numero uno del seeding : a testarne le condizioni di forma sarà Gabriela Ruse. Nel match più atteso di ieri, ritiro della Raducanu contro Bianca Andrescu, che aveva vinto con merito il primo set. E oggi si replica, col conforto di un sole annunciato alto e solido nel cielo di Roma.