I lavori di sistemazione della rete interna del cimitero erano stati annunciati dall’Amministrazione comunale quasi in pompa magna: finalmente, dopo un lungo periodo in cui era difficile reperire l’acqua per i fiori che venivano deposti sulle tombe, sarebbe stata rifatta buona parte della condotta idrica che serve il campo santo di Cassino.
E così è stato. L’acqua è tornata a sgorgare dalle fontanelle posizionate del area sacra, solo che quell’acqua ora è ‘bollente’: tutta colpa della scelta di posizionare le tubature allo scoperto lungo il muro di cinta del cimitero. Così, con il bel sole di questi giorni – e sempre peggio sarà con l’arrivo dell’estate – il nuovo impianto si è trasformato in un enorme ‘pannello solare termico’ per acqua calda.
Acqua ‘bollente’ che non può certo essere usata per tenere ‘freschi’ i fiori che i cittadini portano sulle tombe dei cari estinti, a meno che non sia cicoria da… lessare.
L’alternativa è far scorrere molta acqua aspettando che arrivi quella ‘fresca’ dal sottoterra, ma lo spreco è notevole per un bene prezioso e costoso come non mai in provincia di Frosinone. Ieri, a denunciare pubblicamente la situazione è stato il consigliere comunale di Cassino Renato De Sanctis che in un post su Facebook ha raccontato quanto capitatogli poco prima presso l’area sacra: “Come tutte le domeniche anche questa mattina mi sono recato al cimitero per una visita ai miei cari e ad alcuni amici – scrive il consigliere -. Se ci fosse da consegnare un Oscar della ‘deficienza di manutenzione’, lo assegnerei senz’altro a chi ha pensato di sostituire una grossa fetta della linea idrica che approvvigiona le fontanelle, con una nuova, che è stata messa in opera, e fatta passare sui in muri di cinta del cimitero, senza alcun tipo di protezione, quindi all’addiaccio, senza riparo dal ghiaccio d’inverno e senza copertura dal sole d’estate. Risultato acqua buona per una copiosa doccia da fare in fretta per pericolo scottature, e non certo per preservare i fiori dei defunti”.
De Sanctis prosegue: “Siccome il problema è ben conosciuto dall’amministrazione e dopo due anni le cose non sono cambiate, vuol dire che questa amministrazione non ha rispetto per i nostri defunti” e conclude citando alcuni versi dei Sepolcri di Foscolo: “Una società che non conserva il culto dei morti fra i suoi valori spirituali più preziosi, non merita di sopravvivere”.
I commenti al post di De Sanctis, ora tra le fila dell’opposizione, non hanno risparmiato l’amministrazione comunale e più di qualche cittadino ha ricordato anche gli altri ‘guai’ del civico cimitero: la mancanza di luci votive o impianti non funzionanti, sia nell’area di San Bartolomeo che di Sant’Angelo e Caira; gli escrementi dei piccioni che insozzano tombe e percorsi; una carenza di manutenzione e pulizia delle varie aree che, tra parentesi, segnala anche lo stesso consigliere comunale nel suo sfogo sul web.