Il mercato immobiliare residenziale riprende con uno slancio delle compravendite su tutto il territorio. Secondo il Rapporto immobiliare residenziale realizzato dall’Osservatorio del mercato immobiliare dell’Agenzia dell’Entrate, riporto confezionato con la collaborazione di Abi, il 2021 si è chiuso con quasi 750mila transazioni e più della metà degli acquirenti (366mila) ha acceso un mutuo. Si parla quindi di un incremento parti al 34% rispetto al 2020.
In controtendenza le province del Lazio dove al contrario si nota una riduzione delle abitazioni compravendute, con percentuali comprese tra un minimo di -9,3% per la provincia di Roma, ed un massimo di -1,7 % per la provincia di Latina, ed una media regionale del -8,4%, in diminuzione rispetto all’analogo dato riferito al 2018/2019 (+3,1%). Per i comuni capoluogo (Frosinone, Rieti, Roma e Viterbo) si registra un decremento a doppia cifra pari rispettivamente al -16,7%, al -17,4%, al -10,0 ed al -15,5, mentre solo Latina mostra un decremento di minore entità -6,9%. Evidente la netta differenza che caratterizza la città di Roma dagli altri capoluoghi di provincia in termini di numero transazioni. I dati dimostrano, ma questo era facile intuirlo a livello di percezione, la maggiore attrazione che i comuni capoluogo hanno rispetto agli altri comuni delle province. Infatti anche nel 2020, a conferma dei dati del 2019, rapportando l’NTN capoluogo a quello dell’intera provincia si evince che mentre il comune di Roma attrae il 66,6% delle compravendite della provincia, gli altri capoluoghi si attestano intorno a percentuali inferiori, con Rieti al 26,1%, Viterbo al 23,6%, Latina al 24,6%, e Frosinone che presenta la percentuale minima del 10,9%. A livello regionale nei comuni capoluogo avvengono il 57,3% di tutte le transazioni.
Vediamo nei particolari la composizione, la dinamica e l’andamento del mercato immobiliare residenziale nel dettaglio territoriale relativo alla provincia di Frosinone che nello studio è stata suddivisa in macroaree, aggregazioni di comuni contigui che presentano caratteristiche sociali, i infrastrutturali, geografiche, economiche e immobiliari omogenee. Ebbene, dalle risultanze analitiche si evince chiaramente il calo generalizzato del numero di immobili compravenduti. In particolare si sottolinea, oltre al dato percentuale, il dato numerico rilevante di transazioni normalizzate ricavato per le zone: Bassa Ciociaria pari a 496 (-65 transazioni), Comprensorio di Veroli 120 (-24 transazioni), Conca di Sora 214 (-53 transazioni), Frosinone 256 (-47 transazioni) e cali marginali negli altri comuni; eccezione si riscontra invece nella zona Monti Ernici con un NTN pari a 483, ovvero con un aumento di 52 transazioni rispetto il 2019. Le differenze IMI rimangono in linea con gli indici NTN (i volumi di abitazioni compravendute).
Per il Frosinone città, gli indici NTN e la loro variazione rispetto al 2019, l’indicatore di intensità del mercato IMI (quota dello stock di abitazioni compravenduto), la quotazione media e la sua variazione rispetto al 2019 evidenziano decrementi significativi in tutte le zone OMI ad esclusione della zona B1 – Centro storico, D2 Periferica: Fonte Corina – Forcella di Torrice, che fanno registrare incrementi nel numero di NTN. Le quotazioni sono stabili o in lieve diminuzione, tranne che per la zona B2 Centrale: Via Aldo Moro dove si evidenzia un leggero aumento.