Il giorno dopo il pieno di voti alle urne che gli hanno consentito di diventare il nuovo sindaco di Rieti, Daniele Sinibaldi traccia la rotta lungo la quale intende avviare l’attività amministrativa prossima ventura
“La vittoria al primo turno che ci hanno consegnato i reatini rappresenta una grande emozione e il coronamento di un lavoro corale della coalizione, un riconoscimento al buon governo del centrodestra e un messaggio di speranza e di ambizioni di miglioramento di questo territorio che è arrivato dai cittadini – commenta – Ma è anche un risultato che ci carica di responsabilità che onoreremo ogni giorno del nostro mandato perché, come abbiamo fatto in campagna elettorale concentrandoci esclusivamente sui temi e sulle proposte concrete, lavoreremo a testa bassa sulle questioni amministrative, ordinarie e straordinarie, con il solo e unico obiettivo di migliorare le condizioni della nostra Città e, conseguentemente, dei territori limitrofi che guardano al Capoluogo come faro dei prossimi anni… Sarò il Sindaco di tutti e già da oggi saremo al lavoro per concretizzare le nostre idee”.
Daniele Sinibaldi è stato eletto sindaco di Rieti con 12785 voti, pari al 52,17% (dati definitivi pubblicati dal Ministero) battendo Simone Petrangeli 9172 voti ed il 37,43 e Carlo Ubertini che ha totalizzato il 10,40% con 2.548 voti.
Liste, il dato definitivo: FdI primo partito con 15,25% e 3.583 voti, Lega al 13,26 con 3.115 voti; Pd al 10,98% con 2581 voti e Forza Italia 2.112 voti con 8,99%. I medici e gli infermieri per Ubertini prendono 989 voti pari al 4,21%. A proposito di questi ultimi. Era stata preannunciata come una grande novità la terza lista a sostegno del candidato sindaco del Terzo Polo Carlo Ubertini. Il nome scelto ’Rieti in Salute’ svelava la composizione della lista civica formata da 32 persone, 16 uomini e 16 donne tutti lavoratori in ambito della sanità. Come ebbe modo di spiegare il dottor Ruggeri, promotore della lista “ci sono 15 medici e 12 infermieri, 4 operatori socio sanitari, persone del volontariato e un’amministrativa che lavora in sanità. Una lista di 32 persone che credono a un’idea e cioè alla possibilità di occuparsi della salute e della protezione sociale dei cittadini tramite degli strumenti, democratici ed amministrativi, per migliorare la sanità nel nostro territorio”. Scelta invero abbastanza stravagante. Sarebbe cosa buona e giusta che a candidarsi ad una tornata elettorale fossero i singoli cittadini (medici, avvocati, idraulici, spazzacamini, giornalisti, insegnanti, piastrellisti e chi più ne ha più ne metta) e non l’estratto di una particolare categoria professionale.