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Troppi strafalcioni, i verbali del consiglio saranno corretti da un professionista

Cesidio Vano
Il Comune affida ad una società specializzata la revisione dei resoconti per ripulirli da sviste sintattico-grammaticali
Giugno 29, 2022
Il palazzo comunale di Cassino

Troppo strafalcioni grammaticali e di sintassi. Per non parlare poi della ‘consecutio’. Così il Comune di Cassino ha deciso di far revisionare da dei professionisti le trascrizioni delle sedute consiliari, prima di pubblicarle, per dare una forma più elegante, ma soprattutto più corretta in lingua italiana, agli interventi di consiglieri, assessori e – perché no – sindaco.

Effettivamente, se si provano a rileggere i verbali integrali delle ultime sedute consiliari, si fatica non poco a stare dietro ad alcuni interventi, già di per sé alquanto tortuosi, ma soprattutto, poi, quando, nella foga di dar senso al concetto, si va da una preposizione principale ad una subordinata che richiederebbe l’uso del congiuntivo, se ne leggono delle belle.

Questo accade anche perché la lingua parlata, spesso, è molto più vivace e frizzante di quella scritta e soprattutto perché, negli interventi e nei ragionamenti svolti “a braccio” dagli oratori, si finisce per sacrificare la forma linguistica nel tentativo di esporre al meglio l’idea che si vuole esprimere. Non sempre e non per tutti, sia chiaro, ma molte volte è esattamente così.

La trascrizione tal quale delle sedute consiliari risulta allora essere più lo sbobinamento di una specie di ‘intercettazione’ ambientale tra persone poco raccomandabili, piuttosto che il verbale puntuale degli interventi, delle discussioni e del confronto tra forze politiche e amministratori che hanno a cuore le sorti della città. Per questo, la segreteria comunale ha deciso di affidare ad una società di Milano – la stessa che ha allestito l’impianto di amplificazione, trasmissione video, registrazione, video-conferenze, rivelazione presenze e votazione elettronica della sala consiliare – il servizio di revisione professionale del testo dei verbali delle sedute dei consigli comunali.

Il servizio, a cura di resocontisti specializzati “e che – spiegano dal Comune – consente di avere elaborati finali ripuliti da eventuali errori e revisionati dal punto di vista sintattico – grammaticale”, avrà un costo di 59 euro (più Iva) per ogni ora di parlato da ‘sistemare’.

Consiglieri, assessori e sindaco ora sanno quindi anche che meno parlano (in consiglio comunale) e più fanno risparmiare all’ente.

Per adesso, con la determina n. 1283 dello scorso 21 giugno, la segreteria comunale ha impegnato risorse (poco più di mille euro) per consentire la correzione di 15 ore di parlato (a occhio e croce bastevoli per le prossime 5-6 sedute consiliari). La consegna dell’elaborato revisionato avverrà entro 5 giorni lavorativi.

Il servizio di resocontazione professionale è solitamente utilizzato da enti e amministrazioni pubbliche intenzionate a tenere una traccia scritta puntuale di quanto accaduto nelle sedute degli organi di amministrazione o politici. Solitamente sono gli enti di maggiore dimensione a richiedere tale servizio (come la provincia ad esempio o il comune capoluogo).

E’ un servizio indispensabile, ad esempio, per la Regione Lazio, soprattutto per la codifica degli interventi nell’attività legislativa sia in alcune Commissioni, che nell’Ufficio presidenza o nel Cal e soprattutto in Aula. La Regione, ad esempio, spende qualcosa come 200.000 euro all’anno per la trascrizione e correzione grammatico-sintattica degli interventi. Correzione che comunque deve: “presentare le caratteristiche di un resoconto stenografico, riportare fedelmente quanto detto dall’autore dell’intervento (oratore), essere priva di tutti gli aspetti tipici del parlato (esitazione, false partenze, autocorrezioni, segnali discorsivi), secondo le regole dello scritto, sempre mantenendo un registro formale e nell’assoluto rispetto del pensiero dell’oratore”.

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