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Pizzaioli solo con il ‘tesserino’. Proposta l’istituzione dell’albo professionale, con tanto di corso formativo ed esame finale

Cesidio Vano
Iniziativa del consigliere Capolei (Forza Italia)
Giugno 29, 2022

Istituire un albo regionale dei pizzaioli. E’ quanto propone il consigliere regionale del Lazio Fabio Capolei del gruppo di Forza Italia che, nei giorni scorsi, ha presentato una mozione al presidente della Giunta regionale Nicola Zingaretti per “l’istituzione di un albo professionale dedicato al mestiere di pizzaiolo, previa partecipazione ad un corso formativo specifico ed il superamento di un esame teorico-pratico finale”.

Il consigliere azzurro ricorda che il 50 per cento del fatturato della ristorazione tradizionale è rappresentato oggi in Italia dalla pizzeria, con un movimento economico di svariati miliardi di euro l’anno. Si stima – dice Capolei – che ogni giorno in Italia venga consumato qualcosa come 4 milioni di pizze, in 48.000 locali in tutto il Belpaese. E, se fino al qualche tempo fa, la professione del pizzaiolo è stata tenuta in secondo piano, quasi come figura folkloristica, va detto – afferma il consigliere – che il pizzaiolo è un artista, un artigiano che deve avere una qualifica riconosciuta, conseguita dalla frequentazione di corsi formativi erogati da scuole e istituti di formazione accreditati con la Regione Lazio, con tanto di esame finale teorico-pratico da superare.

Per dare maggior credito al suo ragionamento, il consigliere regionale cita il caso della Sicilia, dove la Regione a statuto speciale ha riconosciuto il profilo professionale del pizzaiolo attraverso un provvedimento ad hoc “che definisce in maniera dettagliata i requisiti necessari per il conseguimento della professione”.

Va detto, che l’iniziativa del consigliere forzista trova eco in un mucchio di fascicoli parlamentari. Tra Camera e Senato, infatti, sono circa 15 anni che si cerca di dettare una legge che regolamenti il mestiere di pizzaiolo, ma finora progetti e disegni di legge sono rimasti nei cassetti. L’ultima iniziativa al riguardo (11 giugno 2021) è stata presa dall’onorevole Gianluca Cantalamessa (Lega – Salvini Premier) che ha proposto il “Riconoscimento della qualifica di pizzaiolo e istituzione dell’albo nazionale dei pizzaioli professionisti”. Inoltre, dal 2017 il mestiere di pizzaiolo è stato inserito dell’Unesco nell’elenco dei patrimoni immateriali dell’umanità.

Per tutti questi motivi, con la mozione presentata in consiglio regionale, l’esponente azzurro vuole impegnare il presidente della Giunta e l’assessore competente “ad istituire un albo professionale dedicato al mestiere di pizzaiolo, cui iscriversi previa partecipazione a corsi di formazione ad hoc, riconosciuti dalla regione Lazio con esame teorico-pratico finale”.

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