Gli incendi stanno flagellando in queste ore la Tuscia, seminando distruzione e disperazione. La risposta dei Vigili del Fuoco è, una volta di più, a dir poco commovente. Ma purtroppo non sempre sufficiente. Per una ragione molto semplice: di uomini che domano le fiamme per professione non ve ne sono abbastanza. A denunciarlo è un comunicato del coordinamento provinciale dell’Usb Vvf Viterbo: “Gli incendi di questi giorni ci hanno rimesso di fronte alla triste realtà, nonostante le nostre numerose denunce di questi anni nulla è cambiato, ci troviamo ancora a fronteggiare giornate come quella di ieri, con una sede centrale mono-partenza (una sola squadra) e con un numero totale di personale che quando va bene non supera le 13 unità – si legge nel documento -. In questi giorni sono dovuti intervenire a dar man forte alla squadra della centrale, le squadre di Gradoli e Tarquinia, che essendo anche esse mono-partenza hanno lasciato scoperto gran parte del territorio provinciale. In serata addirittura si è dovuto dirottare la squadra di Civita Castellana a Tre Croci per un incendio in un appartamento.
Le politiche nazionali e regionali costituite da tagli indiscriminati stanno producendo gli effetti che avevamo previsto con una fortissima ricaduta sul cittadino che nonostante il grandissimo impegno di noi vigili del fuoco, si trova di fronte un servizio che era un eccellenza e che piano piano sta andando a pezzi. Basti pensare che fino a qualche anno fa la regione Lazio garantiva tutto l’anno una squadra boschiva in aggiunta al normale dispositivo di soccorso”.
L’Usb Vvf Viterbo è ancora in attesa che la regione comunichi la data di avvio della campagna boschiva: “Continuiamo a chiedere a gran voce un provvedimento legislativo che comporti un aumento di organico della sede centrale e la riclassificazione del distaccamento di Civita Castellana in modo da garantire una squadra e almeno un mezzo di appoggio (autoscala/autobotte)”.