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Trent’anni fa la strage di via D’Amelio. Uno spettacolo per non dimenticare promosso dall’Ordine egli Avvocati, Procura della Repubblica e Tribunale

Cesidio Vano
L’iniziativa si intitola “BRUCIA LA TERRA- Racconti di mafia: dal golpe di Corleone ai giorni nostri. Un’utopia di verità”
Luglio 19, 2022
Trent'anni fa la strage di Via D'Amelio in cui perse la vita il magistrato Borsellino e cinque agenti

Domani sera, alle 19.30, nel piazzale antistante il Tribunale di Frosinone, si terrà la manifestazione ideata e organizzata dall’Ordine degli Avvocati di Frosinone, di concerto con il Tribunale e la Procura della Repubblica, e realizzata con il contributo della Regione Lazio e il patrocinio della Provincia di Frosinone, che ha l’obiettivo di ricordare la morte del magistrato Paolo Borsellino a trent’anni dalla strage di via D’Amelio. L’iniziativa si intitola “BRUCIA LA TERRA- Racconti di mafia: dal golpe di Corleone ai giorni nostri. Un’utopia di verità” e vuol rappresentare “un momento di riflessione su uno degli avvenimenti che, per impatto sociale e portata emotiva, ha letteralmente sconvolto l’intero Paese e che, come ha sottolineato il procuratore della Repubblica, dottor Antonio Rosario Luigi Guerriero, “ha letteralmente cambiato la storia dell’Italia”. A portare in scena lo spettacolo saranno gli ‘Aut Aut’, il duo composto da Alessandro Cola ed Edoardo Fiorini, che alterneranno momenti di prosa a intermezzi musicali.

Lo stesso procuratore Guerriero ha evidenziato come: “La potente carica emotiva che avvenimenti come le stragi di Capaci, via D’Amelio e altre dopo di queste hanno avuto sulle sorti del nostro Paese si è tradotta concretamente nell’emanazione di una normativa efficace per colpire in modo duro ed esemplare non solo i mafiosi ma anche i loro patrimoni. Ricordare le storie di mafia è fondamentale soprattutto per le nuove generazioni: più che di consigli, spesso anche inutili e dannosi, i nostri ragazzi hanno bisogno di esempi concreti, attraverso i quali testimoniare storie di passione, sacrificio e coraggio. Nomi come Falcone, Borsellino ma anche Livatino, Calvosa e Alessandrini sono il frutto migliore di generazioni di magistrati che hanno speso tutta la loro esistenza affinché l’operazione stragista, che tendeva a sovvertire principi e valori dello Stato democratico, fallisse. Iniziative come quella a cui assisteremo domani in tribunale – conclude il Procuratore – devono servire proprio a ricordare, nel senso etimologico del termine e cioè riportare al cuore, chi per la giustizia ha pagato con la propria vita. La giustizia non può vivere senza la collaborazione, il consenso, la fiducia e la partecipazione di cittadini e istituzioni”.

Il presidente del Tribunale di Frosinone, dottor Paolo Sordi ha sottolineato: “Gli Uffici giudiziari di Frosinone hanno aderito con convinzione alla proposta del locale Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di promuovere un’iniziativa sicuramente originale, ma non per questo meno incisiva, per ricordare i 30 anni dalla strage di via D’Amelio. Infatti, se il luogo è quello in cui istituzionalmente vengono organizzati simili momenti di ricordo e di omaggio alla memoria di coloro che hanno preso la vita per servire lo Stato (vale a dire il Palazzo di giustizia), la modalità è poco usuale, consistendo in un monologo teatrale con accompagnamento musicale. Ciò nella convinzione che spesso il linguaggio dell’arte riesce ad essere maggiormente evocativo e stimolatore di riflessioni ed emozioni rispetto a quello dei, necessariamente più “freddi”, discorsi di commemorazione. E questo, ne sono certo, – conclude il presidente Sordi – sarà quanto potranno sentire nell’animo e nella mente tutti coloro che vorranno partecipare e che sicuramente saranno coinvolti dai due bravissimi artisti”.  

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