Troppe buche sulle strade di Sora e troppi incidenti con danni alle auto di passaggio. Solo nell’ultima settimana, l’ente locale ha dovuto provvedere a chiudere ‘bonariamente’ ben otto richieste di risarcimento danni a seguito di sinistri causati da voragini aperte sul manto stradale.
Purtroppo, molto probabilmente, è solo la punta di un iceberg, perché questi primi pagamenti sono relativi ad incidenti causati da buche e disconnessione dell’asfalto accaduti negli anni dal 2016 al 2018 e che rischiavano di vedere l’ente, trascinato in tribunale, condannato a somme e rimborsi spese ben più consistenti.
Nelle determine che autorizzano il pagamento dei danni per evitare rischiose azioni legali si legge infatti che le richieste risarcitorie appaiono fondate, non essendoci dubbi sul fatto verificatosi, come risulta in tutti i casi dai verbali redatti dalle forze dell’ordine intervenute dopo il sinistro. Inoltre, in molti casi è lo stesso ente locale a ritenere indubbia la presenza di un’anomalia stradale, “costituita dall’insidiosa presenza di una buca”; in diversi casi, poi, tra ente locale e automobilista risulta sottoscritto anche un concordato conservativo del danno, in cui le parti condividono l’entità del danno riportato nell’incidente, spesso somme molto contenute che consentono di ritenere più utile alle economie del Comune provvedere ad una definizione bonaria della richiesta piuttosto che affrontare l’alea del giudizio già in corso o eventuale.
Per gli otto incidenti liquidati, l’ente locale ha pagato in tutto poco meno di 6.000 euro (5.760 per l’esattezza) a copertura di richieste di risarcimento che vanno da poche centinaia di euro fino a 1.600 euro, utilizzando somme già stanziate negli appositi capitoli di bilancio, nella speranza che prima o poi si riesca a reperire anche risorse per riasfaltare o riparare degnamente le strade (e anche alcuni marciapiedi a dirla tutta) della città.