A Rieti stanno aspettando (e sperando) da data immemore il rinnovo del contratto per centinaia di precari che lavorano presso la locale Asl. La pazienza pare essere arrivata al limite tant’è che Cgil, Cisl e Uil hanno preso carta e penna per sollecitare chi dovere (minacciando di ricorrere al Prefetto) a bandire questi benedetti concorsi che darebbero una mano enorme alla affaticata sanità reatina.
“In queste ore l’agenzia interinale sta comunicando il mancato rinnovo dei contratti a molti dei precari con qualifiche diverse – si legge in una nota congiunta di Cgil, Cisl e Uil -. Nonostante, più volte, le sigle sindacali, abbiano sollecitato la direzione a rinnovare tutto il personale interinale vista la carenza di personale e le difficoltà di gestione dell’attività ordinaria che sottopone i dipendenti a raddoppi di turni con carichi di lavoro non più accettabili e rischi per la loro salute come dei pazienti, a molti è stato comunicato il rinnovo del contratto. Questa decisione – prosegue la nota – ci allarma perché è concomitante con l’obbligo delle ferie estive per i dipendenti e il riacutizzarsi dei positivi al Covid 19. Nei giorni scorsi, proprio in ragione delle carenze di personale abbiamo proclamato lo stato di agitazione di tutto il personale della sanità pubblica e privata e ci sorprende la decisione di tagliare risorse umane indispensabili che garantiscono l’erogazione dei servizi. Ci vedremo costretti a far intervenire il Prefetto chiedendo, se necessario, la riduzione delle attività per garantire le condizioni minime di sicurezza per pazienti e personale ed attiveremo tutto quanto necessario per stigmatizzare il comportamento della direzione aziendale”. A ciò fanno eco Cgil Roma Eva e Cisl Fp Roma Capitale denunciano “un fatto molto grave che oltraggia la democrazia e la libertà di manifestare il proprio dissenso”.