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La Regione Lazio avvicina il gioco d’azzardo alle scuole: un emendamento passato con l’assestamento di bilancio abolisce i limiti di distanza tra sale slot e aree sensibili

Cesidio Vano
Tra le altre norme aggiuntive, uno stanziamento di 1,5 milioni di euro a sostegno della pesca.
Agosto 5, 2022

La Regione Lazio ha approvato l’assestamento di bilancio per il triennio 2022-2024 e nel solco del malcostume nazionale, l’occasione è stata utile – come ogni anno ormai – per inserire nel provvedimento di legge contabile tutta una serie di altre norme che poco c’entrano (o comunque debbono entrarci per forza se si vuol ottenere il voto dell’Aula).

Tra i 23 (diconsi ventitré) articoli aggiuntivi, infatti, ne salta inevitabilmente all’occhio più di qualcuno. Vedasi, ad esempio, la norma che abolisce retroattivamente l’obbligo di distanza tra le sale da gioco d’azzardo (slot, videolottery, ecc.) e le cosiddette aree sensibili. Con questo emendamento, accolto con entusiasmo da più di un consigliere (ma in sala pare non ci sia più ormai Maruccio dell’Idv), viene a cadere, per le attività già in essere, il divieto di installazione di macchinette per il gioco d’azzardo legale entro 500 metri da istituti scolastici, centri anziani, strutture residenziali o semiresidenziali sanitarie o socioassistenziali e luoghi di culto. Per le nuove attività, invece, il limite è posto a non più di 250 metri: tra una sala giochi esistente e una scuola, insomma, potrà sorgere ora un’altra sala d’azzardo.

In compenso, però, le nuove norme introducono numerose prescrizioni valide per tutti gli esercenti, anche quelli vecchi. Tra queste il divieto di giocare a slot e videolottery se si è ubriachi: cosa che vi consigliamo anche noi se proprio ci tenete a sfidare la fortuna e non perdere maldestramente i vostri soldi. Ma poi anche: la riduzione della frequenza delle singole giocate a non meno di una giocata ogni 30 secondi; la separazione netta tra lo spazio dedicato agli apparecchi da gioco e gli altri ambienti degli esercizi; una pausa obbligatoria di 5 minuti ogni trenta minuti di gioco consecutivi; la riduzione delle fasce orarie.

Tra le altre norme aggiuntive, uno stanziamento di 1,5 milioni di euro a sostegno della pesca, “finalizzato alla concessione di contributi alle imprese nel limite massimo di 35mila euro cadauna – spiegano dalla Pisana -, determinati tenendo conto della stazza di ciascuna imbarcazione gestita, pari a: 1.000 euro per ciascun mezzo con stazza inferiore a 10 Grosse Tonnage (GT) e a 150 euro per ogni GT per ogni imbarcazione con stazza uguale o superiore a 10 GT”.

Sarà anche un po’ una pesca all’elettore… visti i tempi che ci si parano davanti, tanto che altri “aiuti” arrivano a “sostegno alle micro e piccole imprese (“Bonus caro costi”) e ai Consorzi di bonifica per la crisi idrica. Nel primo caso, è prevista la concessione di un contributo a fondo perduto alle piccole imprese agricole con meno di 50 dipendenti e un fatturato annuo non superiore a 10 milioni di euro che nel primo semestre del 2022 abbiano sostenuto un incremento dei costi aziendali superiori al 30% rispetto al primo semestre del 2019 a causa del Covid, della crisi ucraina e della siccità; nel secondo caso, lo stanziamento per i consorzi di bonifica è pari a un milione di euro per ciascuna annualità 2022 e 2023”.

Un altro articolo aggiuntivo incrementa di 500mila euro per l’annualità 2022 il fondo a sostegno delle famiglie dei minori fino al dodicesimo anno di età nello spettro autistico.

Infine, con tutto il rispetto che merita la materia ma pur convinti che il troppo alla fine storpia, vale la pena segnalare l’articolo aggiuntivo che provvede ad istituire il “mese in memoria delle vittime delle marocchinate”, in luogo della semplice, sola e ormai inflazionata giornata del ricordo. Non uno ma 30 giorni per non dimenticare.

Ulteriori novità riguardano: la possibilità concessa ad Astral Spa di realizzare opere edili, civili e industriali in favore di soggetti terzi; la partecipazione della Regione all’associazione “Formez PA”; la costituzione di una Fondazione per lo sviluppo culturale dell’ex carcere di Santo Stefano a Ventotene; l’incremento dello stanziamento del fondo speciale di parte corrente, pari a 6 milioni di euro per il 2022 e 2,5 milioni per il 2023, per rifinanziare varie leggi regionali; il finanziamento per cinque anni invece di tre, con incremento di 1 milione e 200 mila euro, del patrimonio immobiliare della Regione; l’approvazione degli assestamenti di bilancio degli enti pubblici dipendenti.

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