Il Ministero della Transizione ecologica ha pubblicato il ‘Piano Nazionale di contenimento dei consumi del gas’ per tentare di arginare la difficile situazione e come si legge dal regolamento “realizzare da subito risparmi utili a livello europeo per prepararsi a eventuali interruzioni delle forniture di gas dalla Russia”. Tra le misure previste la riduzione di 1 grado per il riscaldamento degli edifici, da 17 con più o meno 2 gradi di tolleranza per gli edifici adibiti ad attività industriali, artigianali e assimilabili, da 19 con più o meno 2 gradi di tolleranza per tutti gli altri edifici.
Le stime dell’impatto di tutte le misure di contenimento indicate dal Regolamento pubblicato dal Mite “portano ad un potenziale di circa 5,3 miliardi di metri cubi di gas – spiegano -, considerando la massimizzazione della produzione di energia elettrica da combustibili diversi dal gas (circa 2,1 miliardi di Smc di gas) e i risparmi connessi al contenimento del riscaldamento (circa 3,2 miliardi di Smc di gas)”.
Inoltre nel regolamento si parla di misure comportamentali da promuovere attraverso campagne di sensibilizzazione degli utenti ai fini di un comportamento più virtuoso nei consumi. L’insieme del contributo atteso dalle misure adottate dal Mite assieme a misure comportamentali volontarie nell’uso efficiente dell’energia portano ad una riduzione dei consumi coerente con il 15% del Regolamento UE, pari quindi almeno a 8,2 miliardi di Smc di gas naturale.
L’obiettivo del governo è quello di arrivare ad avere il primo rigassificatore galleggiante e, entro il 2024, anche il secondo impianto. “Ciò – sottolinea il Mite – è fondamentale soprattutto per poter affrontare l’inverno 2023 – 2024, considerato che con molta probabilità gli stoccaggi saranno pienamente utilizzati nella stagione invernale 2022-2023 e dunque occorrerà ricostituire adeguatamente le riserve. L’insieme delle iniziative messe in campo consente di sostituire entro il 2025 circa 30 miliardi di Smc di gas russo con circa 25 miliardi di Smc di gas di diversa provenienza, colmando la differenza con fonti rinnovabili e con politiche di efficienza energetica”.