Dare in affitto casa a Frosinone rende più che a Roma e Latina, ma meno che a Viterbo e Rieti. A fare il punto su quanto convenga affittare un immobile nel Lazio è stata la società di intermediazione immobiliare Tecnocasa che ha effettuato un’analisi sul secondo semestre 2021 stimando il rendimento annuo lordo come rapporto tra i canoni di locazione riscossi nel corso dell’anno e il capitale investito per l’acquisto dell’immobile.
Dare in affitto un bilocale a Frosinone, rende il 5,4% annuo dell’investimento per l’acquisto dell’immobile, invece l’affitto di un trilocale rende il 4,8%. Su Roma per gli stessi immobili il ricavo scende a 4,6% (bilocale) e 4,3% (trilocale); l’affare vale meno di Frosinone anche a Latina dove per le due tipologie di immobili detti, la rendita è del 5% (bilocale) e 4,5% (trilocale).
Gli affari vanno anche meglio a Rieti e Viterbo, nel primo capoluogo la rendita della locazione di un bilocale è pari a mediamente al 6,8%, mentre per un tricolocale è del 5,9%; nel secondo capoluogo la rendita è del 7,1% (bilocale) e del 6,4% (trilocale).
Con l’uscita dall’emergenza pandemica, il ritorno dei turisti, e le incertezze finanziarie legate all’andamento economico e alla particolare fase congiunturale in atto, con l’inflazione in crescita, stanno spingendo molti investitori a puntare di nuovo sul ‘mattone’ che viene sempre considerato un ottimo impiego del capitale. La capacità di remunerare l’investimento sta facendo così crescere le compravendite immobiliari che nella seconda parte del 2021 – secondo i dati di Tecnocasa – sono cresciute in tutta Italia del 16,5%.
L’analisi considerata prende in esame locazioni a lungo termine e non stagionali. La possibilità di ottenere canoni di locazione continuativi induce prudenza nei proprietari, soprattutto negli ultimi tempi alla luce dell’incertezza e dei rincari dei costi energetici. I rendimenti annui da locazione restano comunque interessanti: per un bilocale di 65 mq nelle grandi città italiane si è attestato intorno al 5,0%. Le metropoli che spiccano per avere i rendimenti maggiori sono: Genova con il 6,2% %, Verona con il 6,0% e Palermo con il 5,9%.
Le città sedi di Università sono quelle che vedono, per ovvie ragioni, i maggiori investimenti, con le aree più periferiche che fanno registrare rendimenti maggiori, visto anche il minor costo dei case ed appartamenti. Del resto anche la rivalutazione del capitale, oltre alla resa delle locazioni, è un’attrattiva per gli investitori. Dal 1998 al 2021, nelle grandi città italiane, gli immobili hanno subito una rivalutazione del 40,7%. Quella che si è rivalutata maggiormente è stata Milano con 117,3%, seguita da Firenze con il 71,4%.