Lo stop alla firma della candidatura di Riccardo Mastrangeli, giustificato con l’assenza del segretario comunale, potrebbe invece nascondere una sorta di pausa di riflessione sull’iniziativa del sindaco di Frosinone di presentarsi come candidato alla Presidenza della Provincia senza un passaggio preventivo per l’approvazione degli alleati di centrodestra.
In ogni caso il metodo e la strategia condivise con il “dominus” della Lega Nicola Ottaviani non sono piaciute nemmeno tre le fila della maggioranza dove agli scontenti “ufficiali” si stanno aggiungendo i mugugni di molti altri esponenti dei gruppi consiliari che reggono il primo cittadino e la sua giunta.
E’ facile intuire come, qualunque sia l’esito di una “conta” tra anime diverse del centrodestra, non sarà poi facile gestirne le conseguenze. Con tutta una serie di effetti che potrebbero minare le fondamenta dell’attività amministrativa del capoluogo già nei primi mesi del prossimo anno.
Ecco perchè ieri con tutta probabilità, quella che è stata comunicata come impossibilità di apporre la firma ufficiale alla candidatura sia stato invece un pit-stop per capire se ci fossero tutti gli elementi per cominciare una corsa impegnativa e piena di incognite verso il traguardo del 18 dicembre.
D’altronde la giornata di ieri non è stata molto facile per il sindaco. Alle prese con l’inatteso avvicendamento in giunta tra Danilo Magliocchetti e Rossella Testa che sarebbe dovuto avvenire in serata e che poi, al pari della firma della candidatura del primo cittadino, è stato rinviato.
Secondo alcune fonti nelle stesse ore, sulla questione Provincia, sono giunti segnali contrastanti dalle parti di Antonio Pompeo. Francesco Trina l’ex consigliere comunale che non è proprio uno qualunque ma è il cognato di Andrea Turriziani (candidato nel maggioritario alle recenti elezioni politiche e consigliere comunale del Pd) e dunque esponente di riferimento dell’attuale presidente di Palazzo Jacobucci ha scritto sulla sua bacheca di facebook “Presidenza della Provincia. Senza se e senza ma, no a Mastrangeli!”.
Questo mentre dalle parti di Francesco De Angelis si sta lavorando in silenzio alla costruzione di un’ipotesi istituzionale che abbia dei contenuti civici più condivisibili e apprezzabili nell’area progressista.
Sul profilo ambientalista del sindaco di Roccesecca Giuseppe Sacco noto per le sue battaglie contro i rifiuti di Roma, la strenua difesa del proprio territorio (in particolare contro l’ampliamento e la riapertura della discarica) e l’azione incessante per ridare la giusta centralità politica ai comuni del Sud della provincia potrebbero convergere anche Fratelli d’Italia e Forza Italia esclusi al momento da qualsiasi trattativa con i promotori dell’ipotesi Mastrangeli: che ufficialmente sono il leader di Cambiamo (e della Lega) Mario Abbruzzese e il neo-deputato del Carroccio, Nicola Ottaviani.
Anche nel Pd, per la verità, non mancano i malumori. Alfieri, il sindaco di Paliano, definisce quella del sindaco di Frosinone l’unica ipotesi percorribile mentre Enzo Salera (che tutti davano in quota Pompeo verso un accordo con il sindaco di Frosinone) ha escluso categoricamente qualsiasi alleanza con un progetto targato Mario Abbruzzese. All’iniziativa del primo cittadino della città martire di martedi guarda con attenzione Francesco De Angelis che sembra essersi dato ancora quarantotto ore di tempo per decidere sul da farsi.
A Sora, Luca Di Stefano continua a sperare in un ritorno di fiamma verso il progetto che lo vedeva candidato del centrosinistra, da parte del Pd. Ma a giudicare dalle molte chat (infiammate) di area dem non si registra un particolare interesse degli amministratori per questa opzione. Giudicata da tutti come particolarmente spericolata soprattutto in un periodo di vacche magre per la coalizione orfana del “campo largo”.
Fermi, in una posizione di vigile attesa alcuni importanti stakeholder dell’operazione “Presidente della Provincia”. Su tutti il vice-presidente Alessandro Cardinali, Gianluca Quadrini e Luigi Vacana. Il primo segue con interesse i movimenti civici di Francesco De Angelis. Il secondo, mentre cerca il miglior posizionamento possibile nelle prossime elezioni regionali, pare piuttosto lontano dalle strategie interne ed esterne di Nicola Ottaviani. Il terzo infine cercherà di inserirsi solo all’ultimo nella coalizione più accreditata per la vittoria finale.
Si vota il 18 dicembre. Le liste dovranno essere presentate il 27 e 28 novembre. Le prossime ore saranno decisive per definire la griglia di partenza.