Personale insufficiente negli uffici e in pattuglia. Blocco del turnover. Carichi eccessivi di lavoro che impediscono l’aggiornamento nelle specialità più delicate. In provincia di Frosinone, la Polizia ha bisogno di aiuto, tanto che il sindacato Coisp (Coordinamento per l’Indipendenza Sindacale delle Forze di Polizia) ha deciso di rendere pubblico lo stato di sofferenza del comparto, affinché i cittadini, pur rassicurati dal massimo impegno di tutte le (poche) forze in campo, sappiano che l’attività degli agenti è “condizionata, da tempo, da un male sempre più evidente: la mancata sostituzione dei poliziotti che, raggiunti i limiti di età, vanno in pensione” assottigliando sempre più, così, l’organico su cui si può far affidamento.
A denunciare l’assurda situazione, con una nota, è stato il segretario provinciale del Coisp di Frosinone, Enzo De Giuli, che ha ricordato come da tempo, la sigla sindacale segnali la primaria problematica della carenza di personale.
Il paradosso è che le principali energie della Polizia sono destinate a cercare di mettere una “pezza” a questa situazione di mancanza di forza lavoro che, inevitabilmente, si riflette sull’attività d’istituto, con: “azioni di taglio e soppressioni di interi uffici e presidi”.
De Giuli sottolinea il particolare momento storico che stiamo attraversando evidenziando come, proprio adesso, “il personale è ancora più indispensabile, al fine di garantire la sicurezza e che spesso, in contesti dove la situazione socio-economica è disperata, la nostra presenza diventa un vero e proprio riferimento e sostegno per la comunità”, precisando che proprio in “una piccola provincia come quella di Frosinone, dove le istituzioni hanno subito un indebolimento, il ruolo del poliziotto è fondamentale affinché si stabilisca quel principio basilare di ordine e sicurezza”.
Nel denunciare questo stato di cose, il sindacato si rivolge alla politica, garantendo che i poliziotti vogliono “servire lo Stato rendendosi utili e soprattutto presenti” ma in Ciociaria questa presenza è venuta meno per troppi uffici: “non solo in Questura, organo primario della nostra struttura – dice De Giuli -, ma anche nelle varie specialità, che sono tali proprio perché progettate per un ruolo di assoluta specializzazione”.
Il segretario provinciale del Coisp fa due gravi esempi: da una parte le difficoltà che affliggono la polizia stradale e dall’altra la polizia postale.
La prima specialità, la Stradale, dovrebbe essere destinata principalmente al controllo della circolazione stradale e al rispetto del codice della strada. Ma il comparto ciociaro è stato quasi azzerato ed inoltre deve anche confrontarsi con gli analoghi problemi dei reparti Autostradali, ridotti al minimo dell’organico, dando supplenza e ausilio negli interventi. Una carenza di personale che per De Giuli mette “a repentaglio anche la sicurezza di chi è costretto a fare interventi autostradali con competenze sempre più estese e senza possibilità di avere l’eventuale tempestiva assistenza di altra pattuglia o della viabilità messa a disposizione della società Autostrade per l’Italia”.
Un caso altrettanto grave è quello che riguarda la Postale, comparto ad oggi sempre più specializzato per il contrasto ai crimini cibernetici. E come può operare senza personale sufficiente e l’adeguata continua formazione?
De Giuli sottolinea “l’importanza del progetto cibernetico che rivoluziona e innova tutte le tecniche di lavoro dei colleghi destinati a settori importanti come la Postale” purtroppo questa esigenza non “trova riscontro sull’omonimo Reparto che, con la carenza di personale, non riesce nemmeno a formare e ad aggiornare i pochi colleghi in forza, congestionati dalle numerose segnalazioni di utenti che principalmente vengono truffati sulla rete”.
Non solo: i poliziotti oltre ad essere pochi, sono anche mal pagati. Lo rivela sempre il Coisp che spiega: “I colleghi che sono amministrati anche dalla locale Prefettura, composta anch’essa da un numero insufficiente di personale, subiscono ritardi e/o disguidi che non consentono la regolare percezione di emolumenti o di altri istituti stipendiali».
Sempre irrisolta, infine, la problematica del Commissariato di Sora, collocato in un immobile non adeguato: «Si attende da troppo tempo un’assegnazione di un nuovo stabile, idoneo per gli Uffici del Commissariato di Sora completamente inefficiente, fatiscente ed inappropriato per poter almeno assomigliare ad un semplice Ufficio di Polizia. Chiediamo alle istituzioni di intervenire con urgenza al fine di permettere a questi Uffici di rientrare in una normalità come giusto che sia significando che questa Organizzazione Sindacale inizierà una dura protesta con forti mobilitazioni».