Il tema dei rifiuti al centro dello scontro politico fra l’ex premier Giuseppe Conte e quello che è stato per circa un anno e mezzo il suo ministro dell’Economia, Roberto Gualtieri. L’attuale sindaco di Roma ha contestato la posizione del leader del M5S sul termovalorizzatore.
“Chi fa polemica fa finta di non sapere una cosa: se noi non avessimo deciso di fare un termovalorizzatore oggi staremmo discutendo della mega discarica di Roma che era prevista”. Roberto Gualtieri, ha pronunciato queste parole a margine di un convegno sul fenomeno delle violenze contro le donne, ma ha voluto rispondere al leader del M5s che ieri lo aveva criticato per la scelta di realizzare un termovalorizzatore. “La nostra scelta è green e in linea con le indicazioni europee su zero discariche -ha aggiunto Gualtieri– perchè queste consumano suolo, emettono emissioni e inquinano. Basti pensare a quello che stiamo facendo per bonificare la discarica di Malagrotta, che continua ad essere un pericolo per questa città. Noi abbiamo quindi fatto una scelta: no alle discariche. Io so che esiste un partito trasversale a cui piacciono le discariche e a cui piacciono i tmb. Noi vogliamo, invece, che la città diventi moderna e pulita come tutte le grandi Capitali europee, che non metta i rifiuti sotto terra e che produca energia. Questa è una scelta giusta, verde e sostenibile”.
LA REPLICA DELLA LOMBARDI
“Si fa presto a dire ‘inceneritore’, ancora prima ad evitare di dire tutta la verità!”. L’assessora regionale (e pentastellata) alla Transizione ecologica, Roberta Lombardi, ha replicato su Facebook al sindaco di Roma, Roberto Gualtieri. Lombardi contesta a Gualtieri il fatto che “non dice però che durante la costruzione dell’inceneritore il problema rifiuti di Roma si risolverebbe mandando in ogni caso rifiuti in giro. Continuerebbero a girovagare, anche se presi in carico dall’eventuale vincitore del bando per costruire l’inceneritore. Che sempre fuori Lazio li dovrebbe portare perché, come ormai sanno anche i sassi, nella nostra regione non c’è impiantistica sufficiente alla chiusura del ciclo”. Quindi “nel mentre si costruiscono gli impianti a Roma, che si scelga un inceneritore, una nuova discarica o un impianto di nuova generazione a recupero materia come quello che nascerà a Colleferro, i rifiuti sempre a spasso andranno”. Inoltre “quello che il sindaco però non ci dice- ha continuato Lombardi– è che alla fine di questo periodo, più o meno lungo che sia (e l’inceneritore da 600.000 tonnellate ha i tempi più lunghi), scegliendo l’economia circolare avremo impianti che chiuderanno il ciclo senza rovinare l’ambiente, recuperando materie prime seconde in tempi e con costi umani. Inoltre quello che Gualtieri non dice, quando afferma che l’inceneritore di Roma non produrrà la necessità di altre nuove discariche, è anche in realtà che gli inceneritori producono ceneri e scorie che vanno poi smaltite in discarica, tra cui i rifiuti pericolosi derivanti dall’abbattimento dei fumi. Secondo alcune stime”. Infatti “l’inceneritore di Roma produrrebbe 150mila tonnellate annue di rifiuti speciali e pericolosi non riciclabili che dovrebbero essere ulteriormente trattati e smaltiti. Insomma, si fa presto a dire ‘inceneritore’, ancora prima ad evitare di dire tutta la verità!”.