Un turbinio di annunci e milioni di euro che vengono prospettati a sostegno di questo o quel settore, iniziativa o progetto.
Da quando s’è capito – dopo il 25 settembre – che la Regione Lazio sarebbe andata al rinnovo anticipato a seguito dell’elezione a deputato del governatore Nicola Zingaretti, non passa giorno che, dal palazzo già sede della Megaditta, non giunga una nuova buona novella: dal mese di ottobre – in ordine sparso e sicuramente dimenticando qualcosa – sono state annunciate erogazioni e risorse: contro la violenza di genere; contributi per le feste natalizie; acquisti di nuovi macchinari sanitari, consulenze psicologiche gratuite, fondi per teatri e opere pubbliche, fondi per parti tematici e di divertimento, risorse per gli asili nido, borse di studio e alloggi per gli studenti universitari, promesse di stabilizzazioni per i precari.
Ben vengano i bandi e le procedure pubbliche per l’assegnazione dei fondi, ma tutto in due mesi? In una sessantina di giorni, infatti, pare si stia facendo tutto quello che prima sembrava dimenticato. E chissà quant’altro ancora deve arrivare, visto che si vota ‘solo’ il prossimo 12 febbraio.
L’ultimo bando… pardon: l’ultimo annuncio, nella giornata di ieri, è quello della pubblicazione dell’avviso da 6 milioni di euro per i ‘buoni servizio’ utili al pagamento dei servizi di assistenza per le persone non autosufficienti.
In cosa consiste il bando/annuncio
A comunicare la novità è, questa volta, il presidente reggente della Regione Lazio, Daniele Leodori, a cui – secondo la solita strategia comunicativa – fanno seguito i sub-comunicati dei consiglieri regionali di maggioranza che ‘rilanciano’ la notizia sul loro territorio, condividendone la bontà e rivendicandone la genesi.
Il ‘buono servizio’ sarà pari a 700 euro mensili e sarà erogato per 12 mensilità, utilizzabile per le spese sostenute dal mese di gennaio 2022 fino a dicembre di quest’anno.
L’assessore al welfare Alessandra Troncarelli sottolinea che si vuole così “incrementare l’offerta degli interventi regionali rivolti alle persone più fragili per migliorare la qualità della loro vita” e ricorda che l’anno scorso sono state già stanziati “11 milioni a sostegno delle persone non autosufficienti”.
Il bando spiega che a poter richiedere il buono servizio, la cui erogazione è prevista mediante procedura “a sportello”, sono coloro che si prendono cura della persona fragile.
Il buono può essere impiegato per il pagamento delle spese relative ai servizi di assistenza socio-sanitari (assistente familiare regolarmente contrattualizzata; centri diurni socio assistenziali e servizi semi-residenziali autorizzati; assistenza domiciliare, con l’esclusione di attività sanitaria, erogata da enti accreditati).
Per chi vuol saperne di più l’avviso è consultabile al seguente link.