Si delinea con maggiore evidenza rispetto alle ultime settimana una vera e propria emergenza rifiuti nel capoluogo. La decisione della Regione di Latina di stoppare il conferimento dei rifiuti prodotti dal Lazio meridionale nella discarica, ormai satura, dell’Ecologia Viterbo, sta cominciando ad avere effetti negativi sul territorio pontino. Si segnalano cumuli di immondizia soprattutto in pieno centro. E tra le forze politiche ci si interroga sulla effettiva capacità di Abc di gestire al meglio la situazione.
IMMONDIZIA IN CENTRO, APPELLO AL COMMISSARIO
Sul tema è intervenuto il neo coordinatore dell’Udc, Mario Tortorelli, in passato assessore provinciale all’Ambiente.
“Raccogliamo il grido d’allarme lanciato da numerosi cittadini del centro di Latina, costretti a convivere con cumuli di spazzatura a due passi dalle loro abitazioni, precisamente negli incroci dove via G. Cena si incontra con via I. Nievo e via Aspromonte e a più riprese in diverse zone della città -ha affermato l’esponente dello scudocrociato- nonostante le loro segnalazioni al Comune e ad Abc, tuttavia, non solo la situazione non è migliorata ma anzi, è addirittura andata via via peggiorando.
Da alcune settimane, infatti, per ‘motivi di ordine pubblico’ diversi cassonetti dell’immondizia sono stati rimossi da via Aspromonte e via Volturno, aggravando ancor di più la preesistente situazione di criticità con cui i residenti sono costretti quotidianamente a fare i conti. Il risultato sono cumuli di spazzatura maleodoranti presenti in tutta la zona, una vera e propria discarica a cielo aperto a due passi dal centro e dalla Cattedrale di San Marco, ben visibile dalla strada”.
Tortorelli ha soprattutto evidenziato i limiti del servizio attualmente gestito dalla municipale Abc. “Un pessimo biglietto da visita per la città, figlio della disastrosa gestione dei rifiuti da parte di Abc, la quale ha dimostrato a più riprese di non avere le capacità manageriali per la raccolta dei rifiuti -ha aggiunto Tortorelli- come è stato possibile rimuovere dei cassonetti presenti da più di vent’anni, senza trovare una soluzione alternativa che permettesse ai residenti della zona di disfarsi della propria spazzatura?
E ancora, com’è possibile che il sistema di raccolta differenziata “porta a porta” stenti a decollare, impedendo a tanti di cittadini di differenziare correttamente i propri rifiuti e agevolando, al contempo, il sistema di raccolta di quelli non riciclabili? Domande a cui Abc si è dimostrata non in grado di rispondere. I dirigenti del Comune, nonostante la buona volontà, hanno le mani legate e non possono risolvere i numerosi problemi con i quali la città è costretta a convivere.
Pertanto, facciamo appello al Commissario Prefettizio, Carmine Valente, affinché si assuma le sue responsabilità sostituendo immediatamente il Consiglio d’Amministrazione, il quale evidentemente ha fallito evitando così ulteriori ed irreversibili danni ai cittadini e alle casse comunali. Ne va del bene della città”