Ambulanze bloccate nel pronto soccorso di Frosinone: non è cambiato nulla, nonostante le rassicurazioni della Asl dopo il blitz di Striscia la Notizia lo scorso mese di settembre.
Un vecchio problema mai risolto
Nella notte tra lunedì e martedì molti familiari di pazienti rimasti “bloccati” sulle barelle dei mezzi di soccorso hanno tempestato di telefonate i centralini del 112 e del 113 per chiedere l’intervento delle forze dell’ordine dopo ore di attesa. Il problema resta sempre lo stesso, ormai tristemente famoso anche alla cronaca nazionale dopo la denuncia del Tg satirico di Antonio Ricci: le ambulanze che hanno trasportato i malati presso le strutture di emergenza ospedaliere ciociare (Frosinone, Cassino e Sora) restano bloccate sul posto e non possono ripartire per altri interventi, poiché il pronto soccorso non è in grado di “sbarellare” il malato e collocarlo su proprie lettighe o postazioni.
L’ambulanza senza barella non può più prestare servizio e resta a sua volta bloccata. Episodi, frequentissimi, che possono tenere ferme decine di mezzi per molte ore se non interi turni.
Lunedì notte 10 ambulanze bloccate
Lunedì notte, soprattutto per la situazione che si era generata presso il pronto soccorso dell’ospedale Spaziani del capoluogo, sono state oltre 10 le ambulanze rimaste “incastrate” con il relativo personale medico e infermieristico. Le lunghe attese con i pazienti lasciati sulle barelle delle ambulanze hanno generato numerose proteste da parte dei parenti presenti che, esasperati, hanno a più riprese chiesto l’intervento di polizia e carabinieri. Un film già visto a cui, però, si era promesso di porre rimedio.
Il blitz di Striscia la notizia
Appena un mese fa, infatti, l’11 novembre scorso, Striscia la Notizia aveva mandato in onda il servizio realizzato dal suo inviato Jimmy Ghione (leggi qui l’articolo) in merito alle numerose ambulanze bloccate nei pronto soccorso della provincia di Frosinone. Ghione era riuscito ad intervistare anche il direttore generale dell’azienda sanitaria, l’architetto Angelo Aliquò, che aveva ammesso la mancanza di posti letto all’interno della struttura di emergenza ma anche la carenza di medici in servizio nei pronto soccorso, assicurando però che l’azienda si sarebbe subito attivata per rimuovere il problema.
Le promesse delle Asl dopo il servizio del Tg satirico
Ed in effetti, il successivo 15 novembre, appena 4 giorni dalla messa in onda del servizio di Striscia, la Asl aveva diffuso un fin troppo ottimistico comunicato stampa, con cui si faceva sapere che “I primi cambiamenti strutturali all’interno del Pronto Soccorso dello Spaziani di Frosinone stanno dando risultati positivi”.
L’Azienda, infatti aveva provveduto a spostare la sala d’attesa all’esterno del pronto soccorso; incrementato i posti letto di osservazione breve-intensiva; svuotato i corridoi dai pazienti in lettiga; la promessa di una ‘sala rossa’ più ampia, ecc. ecc.
Ma non è cambiato nulla
Tutto bene, allora? Parrebbe proprio di no, almeno stando alle cronache delle ultime nottate. Un mese dopo il blitz di Striscia, sembra che si sia tornati punto e a capo.
Sarà forse stata una nottata particolare (e particolarmente sfortunata) quella di lunedì al pronto soccorso dello Spaziani, ma di certo i disservizi sono parsi eccessivi e non giustificabili dopo quanto detto e promesso appena 30 giorni prima.