La campagna elettorale di Francesco Rocca, candidato del centrodestra alla presidenza della Regione Lazio, parte dalla Sanità, citata come principale priorità della Regione. Sarà che il suo diretto competitor, sostenuto dal centrosinistra, è proprio l’assessore regionale uscente alla Sanità, Alessio D’Amato; sarà che Rocca, appena dimessosi da presidente della Croce Rossa, organizzazione in cui ha svolto diversi ruoli negli ultimi venti anni circa, ha comunque lavorato molto nel e per il comparto sanitario, ma sta di fatto che, intervistato dall’Adnkronos, la prima ‘emergenza’ che individua per la cura del Lazio è proprio la salute dei cittadini.
Francesco Rocca: la sanità prima emergenza del Lazio
“La sanità, è sotto gli occhi di tutti, è allo sbando e servono interventi correttivi – dice Francesco Rocca -. Oggi nel Lazio non possiamo parlare di un servizio sanitario universale. I cittadini aspettano mesi per le prestazioni assistenziali, ambulatoriali o per un intervento chirurgico.
C’è la necessità di riappropriarsi del governo delle prestazioni: il “Recup” non esprime appieno il potenziale: se si vuole prenotare una visita nelle tante strutture accreditate, si devono chiamare le singole strutture invece bisogna fare in modo che ci sia il pieno governo delle prestazioni anche su questo. “Bisogna trovare risorse sufficienti – continua Rocca – per fare sì che le prestazioni aggiuntive del personale sanitario consentano l’abbattimento delle liste d’attesa coerente con i bisogni di cura dei nostri cittadini”.
A giorni il programma elettorale
Il candidato del centrodestra annuncia che a giorni sarà pronto il suo programma elettorale che affronterà nel dettaglio tutte le questioni importanti per il Lazio: “Una regione – dice – in cui, in dieci anni, si poteva cambiare tutto e questo non è avvenuto, è sotto gli occhi di ognuno, né il giudizio su quanto fatto finora fatto può limitarsi alla gestione dell’emergenza Covid.
Credo che i cittadini siano più maturi: è come se il Covid avesse congelato la nostra percezione tanto è stato forte l’impatto sulle nostre vite, ma ora torniamo alla normalità. E la nostra normalità è anche peggiore di quella prima del Covid”, sottolinea.
Francesco Rocca: un lungo elenco di priorità
Ed infatti, se la Sanità è in cima all’elenco, la lista delle criticità enumerate dal candidato governatore del centrodestra a lunga, a partire dalla questione del termovalorizzatore di Roma, sul quale Rocca precisa: “C’è una legge dello Stato, il termovalorizzatore non è competenza della Regione. C’è schizofrenia politica sul caso. Una Regione che fa un piano senza termovalorizzatore e lo stesso partito (il Pd, nda) che lo mette”.
Sempre parlando con l’agenzia di stampa, sul tema ‘immondizia’ il candidato aggiunge: “La cosa più importante è che venga chiuso il ciclo dei rifiuti e siano superate le discariche: su questo ci sarà coerenza da parte mia e bisogna fare in fretta: la Regione è stata ferma per 10 anni”. Ma, oltre che per l’annoso problema dei rifiuti, l’attenzione è alta anche la situazione dei trasporti “con migliaia di pendolari che ogni giorno affrontano un calvario”.
La telefonata con Zingaretti e D’Amato
Con D’Amato, Rocca annuncia una competizione “sui fatti” e “sicuramente molto rispettosa sul profilo umano, ma basata sui fatti, sui progetti e le idee, su quello che si è fatto e non si è fatto in dieci anni”. Rocca rivela all’Adnkronos anche di aver ricevuto una chiamata da l’ex governatore, oggi deputato Pd, Nicola Zingaretti, “che mi ha fatto l’in bocca al lupo”.
Nei giorni precedenti all’ufficializzazione della sua candidatura, lo aveva chiamato anche D’Amato: “Mi ha detto che, nel caso di una mia candidatura, sarebbe stata una sfida leale; è stata una telefonata molto cordiale” ha concluso il candidato del centrodestra.