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Giachetti tuona contro i “miserabili” 5 Stelle e smaschera la fake news sull’aumento degli stipendi

Cesidio Vano
La denuncia del deputato di Azione-Italia Viva ha incassato anche il plauso di Fratelli d’Italia, dalla Colosimo a Tommaso Foti hanno ringraziato pubblicamente Giachetti
Dicembre 23, 2022
Roberto Giachetti, deputato di Azione-Italia Viva

Sono stati 4 minuti e 32 secondi di fuoco. Tanto è durato alla Camera dei Deputati l’intervento dell’onorevole Roberto Giachetti di Azione-Italia Viva con cui ha smascherato la sceneggiata messa su dal Movimento 5 Stelle dopo che l’ufficio di presidenza di palazzo Montecitorio aveva stabilito – come stabilisce ormai, quasi in automatico, da 16 anni a questa parte – che anche per la XIX legislatura (quella iniziata con le elezioni dello scorso 25 settembre) – lo stipendio dei parlamentari non sarebbe stato ancorato a quello dei primi magistrati di Cassazione e, quindi, sarebbe aumentato.

Giachetti, la fake news grillina e le scuse ai colleghi

I 5 Stelle hanno urlato al mondo che, solo grazie alla loro ostinazione, l’aumento degli stipendi era stato bloccato! Ed hanno rivendicato una lotta durissima e una battaglia (da loro vinta) per poter arrivare a quella decisione. Non era vero nulla: nell’Ufficio di presidenza tutti e tre i questori, tra cui quello dei 5 Stelle, avevano proposto di non ancorare gli stipendi a quelli dei magistrati e quindi di non aumentarli – così come sempre accaduto dal 2006 – ma dopo la conferma di routine, il questore grillino aveva annunciato alle agenzie di stampa il grande successo dei 5 stelle contro la casta, salvo poi dover chiedere scusa ai colleghi – che lo hanno accusato di essere sleale e vigliacco – giustificandosi con un ‘mi è scappato’… quasi fosse stato un peto.

Conte annuncia la ‘battaglia vinta’

Ma ormai la bomba è sganciata: nel giro di 5 minuti escono altri post e dichiarazioni di esponenti grillini: “Grazie alla battaglia…” ecc. ecc. fino alle trionfanti dichiarazioni del leader del M5S, Giuseppe Conte, con un trionfante post su Facebook.

Per Giachetti è troppo, in aula sbotta: “Siamo tutti consapevoli che è stata fatta una cosa vergognosa, vergognosa, perché è stata una decisione presa all’unanimità, c’era il vicepresidente Costa, c’erano gli altri membri, tutti a chiedere scusa, una cosa che è sfuggita, ecc. ecc. ebbene ieri sera, alle 21,56, esce il seguente comunicato, che riporta un messaggio Facebook del leader del Movimento 5 Stelle, Conte.

Leggo: “In questo Paese alla rovescia, gli italiani hanno rischiato di vedere gli stipendi dei parlamentari aumentare, con un costo aggiuntivo di 30 milioni all’anno a carico dei cittadini. Non potevamo assolutamente permetterlo”. Per Conte ciò non è accaduto – dice in Aula Giachetti – grazie a un questore dell’ufficio di presidenza che ha fatto le barricate, si è buttato dalla finestra, ha incendiato la stanza e non l’ha consentito! “Il Movimento 5 Stelle, con Filippo Scerra, Questore del MoVimento 5 Stelle alla Camera dei deputati – dice Conte -, è stato intransigente e abbiamo fermato quello che sarebbe stato uno schiaffo”.

Per Giachetti sono solo “dei miserabili!”

Giachetti è una furia: “C’è una sola parola, dal leader del Movimento 5 Stelle all’ultimo di quelli che hanno fatto questa cosa, potete essere definiti, politicamente, con un solo termine: siete miserabili!”.

Fratelli d’Italia plaude al deputato di Azione-Italia Viva

La denuncia del deputato di Azione-Italia Viva ha incassato anche il plauso di Fratelli d’Italia: “Grazie Giachetti – ha detto l’onorevole Chiara Colosimo -, la tua operazione verità sulla vergogna grillina di ieri è stata veramente efficace!”. 

A Colosimo ha fatto eco Tommaso Foti, capogruppo di FdI alla Camera: “Smascherati i cinquestelle, bravi ad inscenare la commedia delle parti. La decisione di non aumentare le indennità’ parlamentari fino al 2025, senza agganciarle agli stipendi dei primi magistrati di Cassazione, come precisato in aula dall’onorevole Giachetti, avviene dal 2006 ed e’ stata presa all’unanimità’ prima dal Collegio dei questori e poi ieri dall’Ufficio di presidenza. I grillini, come sempre, si attribuiscono meriti che non hanno o si dissociano e discolpano da responsabilità, sebbene le abbiano sempre, a seconda delle convenienze”.

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