A sganciare la ‘bomba’, sull’imminente campagna elettorale per le regionali di febbraio, è stato Donato Robilotta, esponente socialista, ex assessore regionale e una vita trascorsa negli uffici di vari ministeri. Robilotta, lo scorso 30 dicembre, ha firmato un articolo sul sito affaritaliani.it in cui ha denunciato l’aumento dell’addizionale Irpef regionale – fatto in sordina dalla Giunta del Lazio – che stava passando quasi in silenzio. Quasi – scriviamo -, perché noi di Politica7.it, in splendida solitudine, ve lo avevamo raccontato già lo scorso marzo (leggi qui)!
Irpef, una stangata per il ceto medio
Una vera e propria stangata che costerà a molte famiglie fino a 400 euro. Dunque, ricapitolando, è accaduto questo: il Governo Draghi ha ridotto gli scaglioni di reddito da 5 a 4. Nell’adeguare a tale riduzione i propri scaglioni, la Giunta regionale Zingaretti/Leodori, nel 2022, ha modificato le addizionali regionali Irpef: invariata l’aliquota dell’1,73%, (1,23, aliquota base, più 0,50 aliquota sanità), per il primo scaglione di reddito sino a 15 mila euro; mentre, per tutti gli altri scaglioni (da 15 a 28 mila, da 28 a 50 mila e oltre 50 mila) ha deciso di aumentare l’aliquota dell’1,60, così da raggiungere il massimo consentito dalla normativa del 3,33%.
Prima dell’intervento della Giunta Zingaretti, l’aliquota massima scattava solo per i redditi che superavano i 75.000 euro, mentre per gli altri scaglioni era la seguente: fino a 15.000 euro pari all’1,73%; da 15.000 a 28.000 pari a 2,73%; da 28.000 a 55.000 pari al 2,93% e da 55.000 a 75.000 pari a 3,23%. Solo per l’anno di imposta 2022 la Regione applica l’aliquota base dell’1,73% ai redditi sino a 15 mila euro o a quelli sino a 50 mila ma con tre figli a carico o uno o più figli con handicap.
Resta pure la ‘tassa sulla Sanità’, ma per pagare… il trasporto pubblico
Da quanto detto – come evidenzia anche Robilotta –, Pd e M5S al governo della Regione hanno voluto mantenere anche la tassa sulla salute (quel 0,5% in più sull’addizionale Irpef) che serviva per sostenere la fase commissariale della Sanità. A fine commissariamento – sbandierato a destra e a manca dal centrosinistra – tale ‘tassa’ poteva essere almeno ridotta, se non definitivamente eliminata. Invece no: resta bella piena! “Una tassa iniqua – la definisce Robilotta -, che pagano tutti i circa 3 milioni di contribuenti laziali, compresi i ceti deboli”. Una tassa che produce un gettito circa 900 milioni l’anno nelle casse regionali, che il Lazio usa per coprire altri servizi come il trasporto pubblico locale.
Gli aumenti dell’Irpef peseranno oltre 400 euro a famiglia
I calcoli li fa Robilotta, che spiega: “Prendiamo una famiglia con due figli e un reddito medio di 40 mila euro lordo: prima dell’arrivo della giunta Zingaretti, nel 2013 pagava una cifra complessiva pari a 692 euro l’anno. Subito dopo, nel periodo 2013-2021, è passata a pagare 971,00 euro (+ 279 euro l’anno) e dal prossimo anno pagherà ben 1.092,00 (+ 400 euro l’anno rispetto al 2013!)”. Un meccanismo a causa del quale le famiglie del Lazio sono quelle che pagano per l’addizionale Irpef più che in ogni altra regione italiana.
Anche l’Ugl sul piede di guerra
Ieri, anche il Segretario Regionale UGL Lazio Armando Valiani ha puntato il dito contro la Giunta Pd-M5S: “Continuiamo ad essere la Regione più tartassata d’Italia – ha detto Valiani – con aliquote alte che mettono in difficoltà le famiglie. Nel Lazio, dunque, alcune fasce di reddito andranno a pagare di Irpef circa 400 euro in più. Quello che sconcerta è che la Pisana ha preso questo provvedimento in barba ai sindacati, rendendo praticamente inutile tutto il lavoro fatto per arrivare alla firma del protocollo d’intesa soltanto qualche mese fa. Sconcerta, allo stesso modo, il fatto che l’aumento dell’addizionale sia stato deciso in un momento in cui tutti i beni ed i servizi vedono schizzare i propri prezzi alle stelle a causa della crisi energetica, della guerra, della pandemia. Davvero una mossa incomprensibile!”.
Ciacciarelli: “Momento inopportuno, sogno una Giunta Rocca”
Sulle Barricate anche il consigliere regionale della Lega, Pasquale Ciacciarelli, che denuncia i “dieci anni disastrosi di amministrazione regionale di centrosinistra finiti nel peggiore dei modi, presidente prima part-time e poi dimissionario, nomine a un mese dal voto, e, per finire: maxi stangata Irpef per le famiglie con l’aumento dell’Irpef. Fortunatamente questi tempi sinistri stanno per volgere al termine. La nuova Giunta di Centrodestra con Francesco Rocca presidente procederà in modo opposto alla sinistra delle tasse”.