“Con tantissimi sostenitori insieme ad Antonio Pompeo per un nuovo governo del Lazio con D’Amato presidente e per un nuovo Pd con un Bonaccini segretario: idee, territori e identità.
In bocca al lupo Antonio”. Il “cinguettio” di Dario Nardella, oltre ad essere un riconoscimento esplicito al lavoro e al ruolo di Antonio Pompeo, indica la strada del nuovo Pd che hanno in mente Stefano Bonaccini e il sindaco di Firenze.
PD: LO SGUARDO DI NARDELLA A FANTINI
All’apertura del comitato elettorale di Pompeo a Ferentino c’era anche il segretario della Federazione provinciale del Pd Luca Fantini. Dario Nardella è un politico esperto e ha immediatamente capito che quello era il momento di chiarire alcuni concetti. Lo ha fatto parlando di “comunità democratica” e di necessità di pensare e lavorare come una squadra, cercando di ottenere più voti possibili, di convincere chi in questi anni si è allontanato a tornare, di allargare i confini di un partito che non può restare fermo, confinato nelle stanze del potere o impegnato in una continua “guerra tra bande”. Antonio Pompeo gli ha fatto sponda.
“Questo è il Pd che piace a noi – ha detto – quello fatto di persone che amano il territorio, ne conoscono le criticità, ne apprezzano le ricchezze ma soprattutto che chiedono risposte ai problemi reali e quotidiani”. Dopo le regionali ci sarà il congresso. Pompeo è schierato con Bonaccini e Nardella da sempre. Adesso sembra che anche Francesco De Angelis e Sara Battisti siano intenzionati a sostenere il Governatore dell’Emilia Romagna. Potrebbero esserci le premesse di un percorso unitario dopo decenni di contrapposizione tra le correnti. Dario Nardella ha voluto porre le premesse per un discorso di questo tipo.
Contemporaneamente all’apertura del comitato di Antonio Pompeo, a Fiuggi inaugurava il comitato elettorale Sara Battisti, alla presenza del candidato Governatore Alessio D’Amato. Presenti anche Matteo Orfini, Francesco De Angelis, Luca Fantini. Alessio D’Amato non ci ha pensato due volte e ha affermato: “Vi do una notizia in anteprima: noi vinciamo le elezioni. Mi rivolgo a tutti con la forza dei risultati raggiunti in questi anni soprattutto nella battaglia al Covid che ha fatto del Lazio un modello e questo modello intendo riproporlo in tutti i settori importanti della vita economia della nostra Regione”. Sara Battisti ha aggiunto: “La Destra non è credibile, non ha un programma, vive di slogan e alla prova del governo nazionale sta già dimostrando di non saper mantenere quanto promesso in campagna elettorale”. Da una parte Antonio Pompeo, dall’altra Sara Battisti: saranno loro a contendersi il seggio regionale del Pd in Ciociaria, ma questo non vuol dire necessariamente “guerra totale” sempre. La piattaforma di contenuti e di idee illustrata da Dario Nardella può rappresentare un nuovo contenitore di unità.
L’OPERAZIONE CORSI RAFFORZA CALIGIORE
Più passano i giorni più aumentano le proporzioni del più incredibile e clamoroso autogol politico degli ultimi anni in provincia di Frosinone. A segnarlo Pasquale Ciacciarelli, consigliere regionale uscente della Lega, evidentemente nervoso perché capisce che la conferma è in salita. Non basteranno le preferenze che sicuramente prenderà, occorrerà un risultato importante di tutta la lista del Carroccio, ma le percentuali che girano e gli umori che si ascoltano non sono incoraggianti. In politica sentirsi con l’acqua alla gola difficilmente produce operazioni vincenti. Ma a Ceccano si è andati oltre l’immaginabile. Candidare nella lista della Lega Marco Corsi ha fatto letteralmente esplodere il partito di Salvini nella città fabraterna. Ciacciarelli ha effettuato il “blitz”. Corsi in consiglio comunale è all’opposizione e sorprende che nella Lega nessuno si sia posto il problema che in questo modo gli esponenti del partito che hanno tirato la carretta in questi anni si sarebbero sentiti scavalcati e avrebbero reagito. Cosa che è puntualmente successa. L’obiettivo vero era quello di un’operazione tipo “cavallo di Troia” per far cadere la roccaforte di Massimo Ruspandini e Roberto Caligiore. E’ successo il contrario con un effetto boomerang non preventivabile nelle dimensioni. Pasquale Bronzi è quello che più di tutti ha preso malissimo l’operazione Corsi orchestrata da Ciacciarelli. Di conseguenza si è ulteriormente avvicinato al sindaco e alla sua maggioranza. Risultato finale: a Ceccano Caligiore e Ruspandini hanno ora una specie di “monocolore” e la Lega si trova in una palude dalla quale sarà complicato venire fuori. Tutto per mettere in lista Marco Corsi, candidato sindaco “contro” il centrodestra alle ultime elezioni.
IL CORAGGIO DI QUADRINI
Gianluca Quadrini è tornato in Forza Italia ed è pronto a dimostrare ancora una volta a Claudio Fazzone di essere tra i pochi ad avere tanti voti. Le percentuali di FI non sono quelle di un tempo e la battaglia per ottenere un seggio non sarà affatto semplice. Ma ciò non ha impedito a Quadrini di mettersi a disposizione del partito. Non lo avrebbero fatto tutti. Anzi, quasi nessuno.