I cinghiali nella Capitale? “Un problema di ecosistema: sono troppi”. L’assessora capitolina all’ambiente e ai rifiuti, Sabrina Alfonsi, in commissione Giubileo, oltre al decoro della città, ha affrontato il tema annoso dei cinghiali a Roma. “Noi siamo sempre in regime di peste suina.
Stiamo andando avanti con il protocollo disegnato Piantedosi, riconfermato in pieno dal prefetto attuale, in collaborazione con il commissario di Governo”, sostenendo poi: “È stato provato che i cinghiali non entrano in città per i rifiuti ma per il cibo”. “Vanno a piazza Mazzini non per i cassonetti, ma perché è piena di ghiande”, ha sottolineato Alfonsi, riferendosi a diversi episodi verificatisi in quella zona di Roma, spiegando che questi sono i mesi “peggiori”.
Ad introdurre la questione è stata la consigliera Francesca Barbato di Fratelli d’Italia che ha manifestato apprensione per la presenza dei cinghiali anche nelle zone più centrali della capitale in vista del prossimo Giubileo, ospitato nella capitale nel 2025.
“La popolazione di cinghiali è aumentata notevolmente e gli esemplari non riescono più a trovare cibo fuori dalla città -ha aggiunto l’assessore Alfonsi– Per questo si avvicinano, come testimoniano i corridoi ecologici aperti che li portano ai loro cibi per eccellenza.
Le femmine, in questa stagione, sono incinte e hanno ancora più bisogno di cibo – ha sottolineato – Il problema esiste ed è importante. Non riguarda i rifiuti, ma la popolazione di cinghiali che è aumentata notevolmente: occorre farli diminuire. Si tratta di una problematica importante che deve necessariamente essere risolta”.
CINGHIALI, PIANO PER IL GIUBILEO
Oltre 1.100 i nuovi assunti in Ama e 300 i nuovi mezzi attesi per il 2025 a Roma. Ha affermato sempre l’assessora ai rifiuti di Roma, Sabrina Alfonsi, nel corso della commissione capitolina Giubileo.
Per il Giubileo “stiamo lavorando su tutti i servizi in particolare su quelli di pulizia, e qua mi rifaccio al tema del pano industriale di Ama – ha spiegato Alfonsi -.
Sia in termini di personale assunto, e aumento di capacità lavorativa, che di aumento dei mezzi. Sul personale – ha sottolineato – passeremo da 1.456 a 2.582 nell’anno giubilare, quindi è già stato previsto l’incremento per avere forza lavoro”.
Sul lato dei mezzi invece, “da 612 passeremo a 917 nel 2025, si parla di 300 e passa mezzi in più per rispondere a questo servizio. Sto parlando di spazzatrici automatici, idropulitrici e anche di piccoli mezzi per un servizio aggiuntivo che abbiamo sperimentato durante natale e che ha funzionato molto bene”. Inoltre, saranno previsti dei lavori che oggi sono fatti in emergenza e che sono “la pulizia attorno a cassonetti, e stazioni di raccolta che nel frattempo vedranno la diversificazione con un nuovo contratto servizi che partirà a maggio”, ha aggiunto Alfonsi.
Rispetto al trattamento degli scarti prodotti ordinariamente, secondo l’assessora il servizio è garantito nei periodi in cui non c’è un incremento di produzione dei rifiuti, ma ancora stenta nei periodi di sovrapproduzione.
“Oggi abbiamo una situazione che garantisce il trattamento di tutti i rifiuti che vengono prodotti in città, con un buffer che tiene conto anche dell’anno giubilare – ha spiegato -. Dal punto di vista degli sbocchi il 2023 dovrebbe segnare una svolta per Roma che non dovrebbe più entrare in crisi su questo tema.
In parallelo stiamo lavorando sulla capacità di raccolta – ha aggiunto – che è sufficiente nei periodi in cui non c’è un incremento di produzione dei rifiuti, ovvero con una media di 17/18 tonnellate settimanali, mentre in momenti in cui come a Natale o come a giugno, che sono i mesi di maggiore produzione (con quasi 20 mila tonnellate a Natale), anche in situazione di sbocchi in sicurezza la raccolta ancora stenta”.