Gioca per i record. Il Napoli di Spalletti doma con disinvoltura anche la Cremonese, giustiziera di Coppa, ma incapace di replica in campionato e comincia a strizzar l’occhio ai 102 punti della Juventus di Antonio Conte.
Continuando così, il Napoli potrebbe anche pensare di reggere il confronto fino alla trentottesima, ma dopo tanti anni di astinenza l’obiettivo resta il tricolore, con quanti punti all’attivo poco importa.
La seconda della classe, l’Inter, ha ribadito le proprie difficoltà al cospetto di una Samp che si è difesa con ordine ed ha persino provato ad uscire dal guscio, nel corso di un secondo tempo in cui la spinta nerazzurra si è notevolmente affievolita. Stavolta, più di Lukaku, sempre in cerca dei passati splendori, ha deluso Lautaro Martinez, che ha fallito in modo clamoroso un paio di favorevoli occasioni. Quanto possa essere utile ai doriani questo punto strappato ai nerazzurri ce lo diranno le prossime giornate, ma intanto la fiammella della speranza resta accesa e Stankovic sembra crederci ancora.
E DIETRO IL NAPOLI CHE SUCCEDE? TORNA LA VITTORIA PER IL MILAN, MA CERCASI DISPERATAMENTE GIOCO
La giornata si era aperta con il successo un po’ stentato del Milan al cospetto di un Toro rimaneggiato. Gli uomini di Pioli, forse concentrati sull’impegno di Champions, hanno fatto il minimo sindacale per vincere la resistenza di un Toro che ha dato battaglia a dispetto delle rilevanti assenze. Buon per i rossoneri che i piemontesi si siano confermati asfittici e poco incisivi negli ultimi sedici metri, ma sul piano del gioco i punti di differenza in classifica non si sono visti.
Ha vinto la Juventus, che se dovesse essere premiata nel ricorso al collegio di garanzia del Coni, potrebbe contare sugli stessi punti dell’Inter. Per ora però i punti sono 29, sufficienti per portarsi a una sola lunghezza dai cugini del Toro. A far appassire la viola ci ha pensato Rabiot, rimasto solo nel tabellino dei marcatori per una questione di millimetri: quelli che hanno determinato l’annullamento dei gol di Vlahovic e Castrovilli.
Ha pareggiato senza troppa gloria la Roma di Mourinho, che al Via del Mare è stata costretta a replicare all’autorete di Ibanez, ma dopo il pari di Dybala dagli undici metri non ha trovato il modo di completare la rimonta.
Nello scontro diretto dell’Olimpico, altro squillo di tromba dell’Atalanta di Gasperini, che ha vinto con pieno merito, restituendo ai biancocelesti lo schiaffo dell’andata. Hojlund e Lookman hanno ribaltato le gerarchie e sono la nuova coppia gol della “dea”, tornata a giocare in modo spumeggiante, trascinata dai suoi giovani talenti.
UDINESE E SASSUOLO, UN PAREGGIO A SUON DI GOL
Non avevano particolari problemi di classifica, né in verità soverchie ambizioni e allora senza particolari tatticismi Udinese e Sassuolo si sono confrontate alla Dacia Arena, per uno scoppiettante 2-2 conclusivo. I neroverdi sono però in ansia per l’ennesimo stop di Berardi, il cui malanno muscolare pare comunque abbastanza lieve.
Identico score per Empoli-Spezia, con i liguri che sembravano avviati a una vittoria esterna, ma i toscani bravi a crederci anche in presenza di un doppio svantaggio.
Sconfitta casalinga per il Bologna, che ha ritrovato Arnautovic, ma lo riperderà nel prossimo match causa squalifica. I felsinei hanno dovuto fare i conti con lo scatenato Monza di Palladino, sola squadra imbattuta del 2023, esaltata nella circostanza dal gol di Donati.
Preziosissimo successo per il Verona, che ha ora soltanto due punti di ritardo dalla ipotetica salvezza. Gli scaligeri giocano un buon calcio e sembrano davvero in grado di tirarsi fuori dalla scomoda situazione di classifica.