Anche la Ciociaria può dirsi partecipe del clamoroso successo di Mare Fuori, la serie tv di produzione Rai che racconta le storie, i sogni e la voglia di riscatto di un gruppo di giovani detenuti in un carcere minorile a picco sul mare di Napoli, grazie alle doti di un giovane brillante musicista della provincia di Frosinone.
Chi è il musicista ciociaro
La musica della colonna sonora dell’acclamato prodotto cinematografico italiano è stata affidata anche ad Alessandro Simoni, 25enne di Castro dei Volsci, diplomato con il massimo dei voti presso il Conservatorio “Licinio Refice” di Frosinone, che, insieme al maestro Stefano Lentini, ha partecipato alla registrazione della colonna sonora di quelle che oggi sono diventate delle vere e proprie hit. Spopolano sui social infatti migliaia di video, anche ironici, che riprendono la sigla della serie ‘O Mar For’, che tra l’altro proprio ieri grazie all’enorme successo ottenuto è riuscita a conquistare il disco d’oro dalla FIMI, con 50.000 copie ottenute tra vendita fisica, download e streaming premium.
Alessandro Simoni si è diplomato con la lode anche presso l’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Ed è proprio a Roma che è nata la collaborazione con Stefano Lentini, per il quale ha registrato la colonna sonora originale della fortunata serie televisiva, al fianco della pianista Gilda Buttà.
I dati di uno dei più imponenti prodotti italiani degli ultimi 10 anni
Esploso su RaiPlay e poi su Netflix, Mare Fuori regala numeri record ottenendo oltre l’8% in prime time su Rai2. La terza stagione, in onda dai primi di febbraio sulla piattaforma RaiPlay, in sole 24 ore ha segnato un nuovo record: 12 milioni di visualizzazioni con 5,7 milioni di ore viste. Un boom senza precedenti per la Rai, che sembrava non ‘sfornare’ da un pò prodotti così chiari e validi e che è riuscita alla grande a cavalcare la visibilità data da Netflix (dove dalla scorsa estate sono presenti le prime due stagioni) per tentare di lanciare definitivamente il proprio servizio streaming RaiPlay. Intuizione di grande successo da parte del Servizio Pubblico Italiano, che oggi può raccoglierne i frutti.
Un cast tutto italiano per una produzione partita in sordina e poi diventata un fenomeno nazionale, soprattutto tra i giovani, il pubblico al quale la Rai mirava. Il tema del carcere minorile è molto poco affrontato, come la voglia e il coraggio di riscattarsi dai crimini dei propri genitori e allontanarsi dalla mala vita, grazie all’amicizia e all’amore. Un grande valore sociale, che cattura l’occhio proprio di quelle nuove generazioni che sono abituate a scrollare sullo smartphone senza soffermarsi sul concetto.