Per Francesco Rocca si avvicina l’insediamento in Regione Lazio. Domani potrebbe essere la volta buona. Poi sarà il momento della giunta che dovrebbe essere presentata dopo una decina di giorni dall’ingresso di Rocca nel palazzo della regione. Al governatore il compito di dare poi il via libera alla squadra: “Ho carta bianca da Giorgia Meloni“, aveva detto dopo l’incontro con la premier a Chigi. Ma ora è anche il momento per i partiti di mettere in ordine i tasselli. La riunione di coalizione prevista per giovedì scorso, disdetta all’ultimo, sarà riconvocata sempre la prossima settimana o almeno quando si avrà il dato ufficiale della composizione del consiglio. La mossa della premier di vedere insieme i due governatori di Lazio e Lombardia, potrebbe essere stato un segno che le due partite sarebbero legate. Infatti, probabilmente, la divisone dei ruoli delle due giunte potrebbe essere inserito in un discorso generale con il mantra: “Facciamo un lavoro serio, guardando il progetto di insieme”. La presentazione della squadra, da protocollo, dovrebbe avvenire minimo 6 giorni dopo l’insediamento. Se per la lista di Fratelli d’Italia, con un risultato elettorale tale da poter pretendere ruoli di peso, si parla per loro di almeno di 6 assessorati, Forza Italia e Lega puntano i piedi per non avere deleghe di seconda fascia. Mentre in chiaro nelle scorse giornate si è professata una grande armonia, con lo stesso Rocca che ha cercato di smorzare i toni, la quadra sembra ancora lontana. Approfondiamo il caso Gaeta, sempre più esplosivo.
IL CASO GAETA SEMPRE PIU’ ESPLOSIVO
Soprattutto non sembra esserci un clima ‘disteso’ nelle province. La decisione del sindaco di Gaeta in quota Forza Italia, Cristian Leccese, di rimuovere l’assessore di FdI Mario Paone, durante la campagna elettorale del Lazio, nominando poi al suo posto l’avvocato Stefano Martone, sta portando ad ulteriori discussioni. Così è il deputato e coordinatore del Lazio di Fratelli d’Italia, Paolo Trancassini, a ribadire che la questione non è secondaria: “La vicenda di Gaeta è grave. Dovrò approfondire l’accaduto nei prossimi giorni, rispetto alla quale mi aspetto delle risposte concrete”. In caso contrario “diventerebbe complicato il percorso futuro”, ha detto Trancassini, ricordando che il centrodestra deve rimanere unito per il governo regionale e per le elezioni amministrative – in Comuni importanti come Latina, Aprilia e Terracina – oramai dietro l’angolo.
Un ultimatum vero e proprio verso FI. Il centrodestra rischia di spaccarsi definitivamente dopo i fatti di Gaeta. “Per noi di Fratelli d’Italia, il centrodestra è un valore perché lo abbiamo coltivato, e perché abbiamo dimostrato che uniti vinciamo, governiamo e reggiamo i momenti di burrasca – ha affermato Trancassini -. Come succede nei matrimoni? ‘Nella buona e nella cattiva sorte’. Ecco se nella cattiva sorte uno si sfila o peggio, per un capriccio elettorale, si manda a casa un esponente politico, ci sono dei problemi. Il centrodestra ha dimostrato di sapere gestire i momenti difficili”. Poi “al netto di quello che è successo a Gaeta – dove non sembra che siano nemmeno avvenuti fatti traumatici, se non problemi normali di campagna elettorale – devo avere delle rassicurazioni”, sottolinea l’esponente di FdI. “Noi dobbiamo governare insieme la regione, l’importantissima provincia di Latina, e tra poco andremo al voto proprio a Latina, Terracina e ad Aprilia”, ricorda Trancassini ribadendo che il centrodestra ha molte cose “da fare insieme”. Quindi “bisogna chiarire quello che fino ad oggi non ha funzionato. Perché è avvenuto un fatto che ha un suo peso – ribadisce -. E diciamo che le tematiche che riguardano Latina” e la sua provincia “partono dalla soluzione di questo problema”.
TIERO PRETENDE UN CHIARIMENTO DA FI
A difesa dei suoi e soprattutto del partito è sceso in campo sul piano locale il neo consigliere regionale Enrico Tiero, che ha chiesto a Forza Italia di uscire allo scoperto sul caso Gaeta. “Quanto è accaduto a Gaeta nelle scorse settimane è grave. L’aver revocato un assessore come Mario Paone senza una spiegazione pubblica è un fatto vergognoso. Bene hanno fatto il coordinatore regionale on.Paolo Trancassini ed il coordinatore provinciale sen.Nicola Calandrini a chiedere un chiarimento a Forza Italia per quanto avvenuto -ha affermato Tiero- dagli organi di stampa ho appreso che la decisione assunta dal sindaco di Gaeta sia legata alla mia presenza in campagna elettorale nella cittadina del golfo. Non avrei mai pensato che Mario Paone potesse essere revocato dall’incarico per il solo fatto di aver aperto un point elettorale a sostegno della mia candidatura al Consiglio regionale. Credevo potesse essere una mossa di basso profilo quella adottata dal primo cittadino di Gaeta. Ma purtroppo come diceva Andreotti, ‘a pensar male si fa peccato, ma spesso si indovina’”. Da Tiero è arrivata una richiesta esplicita indirizzata agli azzurri: chiarire la vicenda diventa indispensabile per garantire un percorso comune in vista delle comunali di primavera. Il consigliere Di Vasta ha chiesto per ben sei volte al sindaco quale fosse il motivo della revoca dell’assessorato. Ebbene, non ha mai ricevuto una risposta adeguata. “Credo sia opportuno chiudere questa commedia degli equivoci -ha affermato il neo consigliere regionale di FdI e numero 2 del partito nel Lazio- Il sindaco di Gaeta o chi si muove dietro le quinte si esponga pubblicamente e dica chiaramente se non vuole collaborare a livello territoriale con FdI. Concordo con quanto sostenuto dall’on.Paolo Trancassini, quanto è avvenuto a Gaeta è un fatto che ha un suo peso. Un problema che va risolto. Prima che si inizi a parlare delle prossime elezioni amministrative nei centri della nostra provincia”. A questo punto appare difficile che FI non esca allo scoperto.