Il reddito di cittadinanza si trasforma e diventa Mia (Misura di inclusione sociale). Il sussidio, così com’è oggi, potrà essere richiesto fino al 31 agosto 2023 ed erogato al massimo solo fino a fine anno.
“Il Mia nasce dalla volontà di risolvere il tema delle politiche attive e di spostare quello che oggi è un sussidio sul tema della politica attiva. – ha spiegato ad Agorà il sottosegretario all’Economia, Federico Freni -. Quindi, ovviamente, non è una retromarcia. Si era detto che si sarebbe cambiato il reddito di cittadinanza. Si era detto che si sarebbe immaginata una misura che avrebbe consentito a chi non può lavorare di essere sostenuto e a chi non vuole lavorare di dover lavorare per forza, se la vuole. E questo si sta facendo. Con il Mia ci sarà, entro certi limiti, con determinate possibilità, la concorrenza tra lavoro e Reddito di cittadinanza”.
Cosa cambia con il Mia: occupabili e famiglie povere
Il governo Meloni è pronto a varare delle consistenti novità per il sostegno economico. Dovrebbe cambiare la durata e anche la divisione in due categorie con quote a scalare: occupabili (dove c’è un soggetto tra i 18 e i 60 anni) e famiglie povere senza possibilità di lavorare (dove c’è almeno un minorenne, un disabile o un anziano over 60): i primi avranno il tetto massimo del sussidio di 375 euro, mentre per i secondi l’importo base sarà di 500 euro.
Come ha anticipato il Corriere della Sera per i circa 400mila percettori del reddito, l’assegno Mia passerà a 375 euro e potrà durare 12 mesi (oggi 18). Dopo 12 mesi, dovrebbero essere accordati altri sei mesi. Una eventuale nuova domanda potrà essere presentata solo dopo uno stop di un anno e mezzo.
Ancora in discussione la quota aggiuntiva nel caso in cui il beneficiario debba pagare l’affitto. Il reddito di cittadinanza prevede fino a 280 euro al mese. Con la Mia questa quota potrebbe essere alleggerita e modulata sulla numerosità del nucleo familiare.
Stretta per gli occupabili: l’assegno base dovrebbe essere ridotto a 375 euro.
Tempi del Mia: per i poveri la Mia durerà fino a 18 mesi (come ora il reddito), per gli occupabili non più di un anno. Il nuovo sussidio non si potrà più chiedere a ripetizione, come il reddito, ottenendo ogni volta altri 18 mesi di assistenza. Per le famiglie senza occupabili, dalla seconda domanda in poi, la durata massima della Mia si ridurrà a 12 mesi. Prima di chiedere nuovamente la prestazione dovrà passare almeno un mese.
Reddito di cittadinanza – Mia, cambia il tetto Isee
Il tetto per aver diritto alla nuova Misura di inclusione attiva dovrebbe scendere dagli attuali 9.360 euro percepiti con il Reddito di cittadinanza a un massimo di 7.200 euro. Un taglio di oltre 2mila euro dell’indicatore della ricchezza familiare che rischia di far fuori una fetta significativa della platea di potenziali beneficiari.