La prima interrogazione presentata al neonato governo regionale di centrodestra, guidato dal governatore Francesco Rocca, porta la firma della consigliera regionale Marta Bonafoni (Lista Civica D’Amato Presidente) e concerne la manifestazione fascista tenutasi, tra mille polemiche, lo scorso 25 marzo a Nettuno, dove ha contro-manifestato l’Anpi.
Il perenne allarme “fascisti”
Cosa c’entra Rocca? In pratica poco e niente. Ma viene tirato per la giacchetta dall’unica esponente eletta nella compagine civica dell’ex assessore alla Sanità candidato governatore del Pd, tanto per testare l’imbarazzo della coalizione di centrodestra davanti alla rimpatriata di nostalgici col fez o in mimetica della X Mas, quasi fosse carnevale ma a soli toni di grigio.
Fascismo e antifascismo, poi – nonostante Enrico Letta, pagando un prezzo salato, abbia dimostrato che demonizzare l’avversario finisce per rinforzarlo – sono termini di cui il confronto politico di questi tempi si nutre a più non posso. Il pericolo fascista è perennemente incombente sull’Italia, per qualcuno fin da prima di Mussolini. E forse diceva bene Flaiano.
Bonafoni, la luogotenente romana di Schlein
Bonafoni, del resto, è un pezzo grosso del Pd, ora che alla guida c’è Elly Schlein. Più di qualcuno, infatti, la indica quale luogotenente della segretaria a Roma (una sorta di braccio destro nella Capitale). E’ stata la Bonafoni ad organizzare l’evento durante il quale la Schlein ha annunciato la sua candidatura alla segreteria del Pd. Le due sono amiche da anni e si sono battute assieme contro lo sfruttamento dei braccianti nell’agro pontino.
Interrogazione presentata mercoledì scorso
L’interrogazione è stata depositata in Consiglio il 22 marzo (mercoledì), la manifestazione era prevista per il 25 (sabato), la Regione non ha alcuna competenza sull’ordine pubblico e solo 10 giorni prima, Rocca si era seduto, per la prima volta, in Consiglio regionale.
Le richieste della consigliera Bonafoni
Con il suo atto ispettivo, la consigliera Bonafoni chiede a Rocca se sia “a conoscenza del possibile svolgimento della suddetta manifestazione che può andare ad infliggere un’ulteriore ferita ad un territorio come quello di Nettuno, città Medaglia d’Oro al Merito Civile, che già ha subito sofferenze durante l’occupazione nazifascista e per il contributo dato alla Lotta di Liberazione” ma soprattutto chiede “quali azioni intende intraprendere rivolgendosi al prefetto al fine di impedire la realizzazione della manifestazione fascista organizzata per il prossimo 25 marzo al Campo della Memoria di Nettuno”.
La manifestazione si è svolta, Rocca per ora non ha risposto
Per adesso Rocca non ha risposto. La manifestazione si è tenuta, tra l’altro parrebbe senza alcuna autorizzazione. Il raduno neofascista si è concentrato nel Campo della Memoria, cimitero militare, dedicato ai marò del battaglione “Barbarigo” e agli altri combattenti della Repubblica Sociale Italiana, caduti nel 1944 sul fronte dello sbarco di Anzio contro le forze alleate.
Gli attivisti dell’ultra-destra – la manifestazione era stata promossa dal Fronte della Tradizione – sono giunti a Nettuno per celebrare i trent’anni del Campo. Ma le cronache riportano che l’occasione è stata utile anche per ricordare l’anniversario del 23 marzo 1919, fondazione dei Fasci di Combattimento. Dall’altra parte della piazza ha manifestato l’Anpi, l’associazione dei partigiani: “Riteniamo inaccettabile che venga concessa l’autorizzazione a svolgere tale manifestazione rievocativa del fascismo. Nettuno, città Medaglia d’Oro al Merito Civile per le sofferenze subite dalla popolazione durante l’occupazione nazifascista e per il contributo dato alla Lotta di Liberazione non deve e non può essere teatro di simili manifestazioni”. In mezzo la polizia ad evitare contatti pericolosi e a mediare con gli organizzatori.