La Guardia di Finanza di Latina ha rintracciato e sequestrato una rara collezione di beni archeologici detenuti illecitamente in un’abitazione privata di Terracina.
Il piano d’azione è stato sviluppato dai Finanzieri della Compagnia di Terracina che, a seguito di una complessa attività informativa e investigativa, hanno ritrovato numerosi beni storici di varia natura ben conservati. Nel dettaglio, sono state sequestrate più di 500 monete di periodo magno-greco, bizantino, romano risalenti ad un periodo storico compreso tra il IV a.C. ed il III d.C., come ad esempio, il periodo imperiale di Augusto, Traiano, Nerone, Vespasiano, Adriano, Marco Aurelio, Commodo, Caligola, Caracalla, Diocleziano e Giulio Nepote.
Inoltre, sono stati recuperati 13 pezzi, dei 600 esistenti, tra anfore e vasellame di origine greca, alcuni dei quali appartenenti ad una prestigiosa raccolta denominata “Navarra”, risalente al VII e al VI secolo a.C., di stile protocorinzio, corinzio, ionico e attico con un valore stimato di oltre mezzo milione di euro, e anche una spada bronzea risalente all’età del ferro (IX-VII a.C.).
La Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le Province di Frosinone, Latina, ha stabilito che i beni sequestrati dai militari, avrebbero generato un ingente guadagno se immessi sul mercato. Si tratta infatti di un rilevante quantitativo di beni e reperti, anche di carattere numismatico, di primario interesse storico-archeologico.
La normativa di settore, ricordano i militari, prevede che qualunque cittadino viene in possesso o scopre fortuitamente cose immobili o mobili di valore storico-archeologico ne deve fare denuncia entro ventiquattro ore al soprintendente o al sindaco della città.