Un database e un software per monitorare l’incidentalità sulle strade della Ciociaria: è uno degli strumenti cardine del piano “Strade sicure” voluto dall’Amministrazione provinciale di Frosinone al fine di elevare lo standard di sicurezza stradale su una delle reti viarie più estese d’Italia com’è quella della Ciociaria.
In questo modo sarà possibile creare un archivio, puntualmente aggiornato, sugli incidenti che, purtroppo, si verificano sulle vie provinciali con una specifica finalità: capire le cause “strutturali” dei sinistri (vale a dire quelle che esulano dal comportamento degli automobilisti e che dipendono dallo stato delle strade) e quindi, successivamente, poter intervenire in maniera più efficace e con opere mirate.
Nell’anno scorso la Provincia ha messo in campo ben 14 milioni di euro per opere di sicurezza su strade, ponti e viadotti, mentre altri 4,5 milioni sono stati destinati alle “aree interne”: ciò in quanto convinti che un vero ed uniforme sviluppo della provincia dipenda in buona parte anche dallo stato della rete stradale.
Tanti i cantieri aperti, tantissime le vie sulle quali sono stati sistemati il manto stradale e le buche, con notevoli benefici proprio sul numero degli incidenti dovuti a queste criticità, sinistri diminuiti di un buon 10% sul totale nel rapporto fra 2021 e 2022.
Tra i cantieri, il fiore all’occhiello è quello per la messa in sicurezza della strada 509 per Forca d’Acero che dà l’accesso a Picinisco e Gallinaro e che quindi costituisce anche una sorta di “porta d’ingresso” alla splendida Valcomino, sempre più meta di turisti ed escursionisti.
Ma il piano “Strade sicure” non si ferma ai cantieri, prevedendo infatti una importante campagna di comunicazione e sensibilizzazione che avrà come principale target i giovani e neopatentati, senza dimenticare gli adulti.
Una campagna formativa volta a sensibilizzare tutti ad una guida responsabile e al rispetto di tutte le norme del Codice della strada. In merito sono previsti corsi nelle scuole, per i tecnici e gli agenti di polizia provinciale che operano nel settore ma anche – con riferimento ai più giovani – spot per i social dove è più facile intercettare i ragazzi. Il tutto avverrà con il supporto di un pool di esperti che seguirà passo passo il progetto e la formazione di giovani e adulti.
Ci sarà però anche bisogno del supporto dei Comuni e degli Enti sovraordinati, ognuno chiamato a svolgere la propria parte per arrivare all’obiettivo finale di una “provincia più sicura”, più informata e più consapevole.