Una mobilitazione generale per protestare contro il silenzio che a tre mesi dalla morte è calato sull’omicidio di Thomas Bricca, il 19enne ucciso (per sbaglio) il 30 gennaio scorso con un colpo di pistola alla testa. Ad annunciarla è stato, ieri pomeriggio, lo zio del ragazzo, Lorenzo Sabellico, con un post sul suo profilo Facebook.
Una nota molto dura e nello stesso tempo amara, nella quale è stata rimarcata con forza l’assoluta mancanza di novità nelle indagini su un caso che più passano i giorni e più suscita perplessità nella popolazione.
“Ad oggi – scrive Lorenzo Sabellico sui social – ancora nessuna risposta. Per questo riteniamo necessaria una mobilitazione generale con la quale far sentire in maniera energica la nostra voce e la nostra sete di giustizia. E’ il dolore di una madre che vi chiede di essere al suo fianco, non possiamo abbandonarla. Sappiamo che ci siete e che ci sarete. L’appuntamento è per le 18 di domenica 30 aprile, con modalità che saranno messe a punto nelle prossime ore. Lo scopo – ha rimarcato ancora Lorenzo – è sottolineare i ritardi inammissibili nelle indagini e le “promesse” fatteci dalle “istituzioni” in tal senso ma fino ad oggi rimaste sulla parola. Siamo pronti a scendere di nuovo in piazza e stavolta in modo ancora più “prepotente” del passato, e lo faremo insieme a mamma Federica, papà Paolo e ai ragazzi de “L’albero di Thomas”.
Ma l’obiettivo in questa occasione è anche un altro: chiedere l’intervento della Procura generale e del Ministro della Giustizia, se necessario. “Il tutto nel rispetto della legge e nella sobrietà che ci ha finora caratterizzati ma senza mezzi termini. Alatri è unita, ora vogliamo i fatti. E per noi sarebbe molto gradita la vicinanza delle forze politiche e religiose del territorio perché il loro silenzio, la loro assenza, non fanno che rafforzare la sfiducia della cittadinanza e dei giovani: la vera liberazione, oggi come ieri, viene da ognuno di noi”.