Il Consiglio provinciale approva definitivamente e all’unanimità il Bilancio previsionale 2023-2025. Passano l’esame dell’Assise anche il Conto consuntivo 2022, la convenzione con l’Apef per migliorare la qualità dei servizi e lo schema di convenzione tipo per la gestione associata dell’ufficio/servizio Provincia-Comune (quest’ultimo fortemente voluto dal Presidente Luca Di Stefano per andare in soccorso di quegli Enti locali, soprattutto piccoli e piccolissimi, che spesso si trovano a far fronte a pratiche burocratiche anche complesse, con pochissimi dipendenti a disposizione).
I quattro punti all’ordine del giorno sono stati illustrati all’assemblea dal coordinatore dei lavori d’aula Gianluca Quadrini. La seduta si è aperta con un minuto di raccoglimento per ricordare le vittime dell’alluvione in Emilia Romagna.
Una procedura lunga e complessa che il Presidente Di Stefano è riuscito a portare a termine in sole due settimane, incassando in tutti i passaggi il voto unanime, come evidenziato dal consigliere provinciale Enrico Pittiglio nel suo intervento in aula.
Ha suscitato il positivo apprezzamento dell’assemblea, nelle parole della Vicepresidente Valentina Cambone e del consigliere Pittiglio, anche il terzo punto all’ordine del giorno, inerente la fornitura di servizi a quei Comuni che hanno carenza di strutture e personale. Come evidenziato nell’illustrazione da Quadrini l’argomento “fa parte delle linee programmatiche del presidente Di Stefano”.
“La Provincia deve essere sempre più la Casa dei Comuni – ha detto Di Stefano – per aiutare gli Enti che hanno carenza di personale. Gli uffici dell’Amministrazione provinciale hanno una dotazione organica molto qualificata che può essere messa a loro disposizione”.
Approvata all’unanimità anche la delibera che individua l’Apef come struttura di supporto tecnico e amministrativo per i servizi della Provincia.
A chiudere i lavori d’aula l’intervento del Presidente Di Stefano che, in virtù degli accadimenti in Emilia Romagna, ha posto l’accento sulla necessità di un monitoraggio più approfondito e costante per quanto concerne il rischio idrogeologico del territorio.