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L’imprinting politico dei primi cento giorni di Francesco Rocca. Sanità, rifiuti, trasporti, Giubileo ed Expo: ora le sfide sono queste. Quando la stazione Tav in Ciociaria?

Licandro Licantropo
Giugno 21, 2023
Francesco Rocca, presidente Regione Lazio

Domani conferenza stampa del presidente Francesco Rocca per i primi 100 giorni alla guida della Regione Lazio. Troppo presto per fare un bilancio compiuto ma abbastanza per capire come sia cambiata l’impronta politica e amministrativa. La sanità è l’argomento centrale: 22 milioni stanziati per risolvere il problema del sovraffollamento dei Pronto Soccorso, contrattualizzazioni con le strutture sanitarie private accreditate per oltre 350 posti letto.

Sono piccoli ma significativi segnali (in attesa del bilancio vero e proprio) per far capire che il clima è cambiato. Senza nascondersi le difficoltà. Perché Rocca l’allarme lo ha lanciato: “Ci sono 22,3 miliardi di euro che gravano sul debito consolidato e se non si affrontano la Regione arriverà al collasso. E’ uno dei temi difficili e irrisolti nella nostra regione, ci ho messo la faccia e lo stiamo affrontando”.
Stanziamenti anche per migliorare il Trasporto pubblico locale e un’attività attenta per i due eventi che possono cambiare molto negli scenari del Lazio: il Giubileo e l’Expo. Grande attenzione all’agricoltura. Il cambio di passo potrà esserci quando verranno affrontati i temi sui quali il centrosinistra, dopo dieci anni di governo, è franato. I rifiuti innanzitutto. Ci vorranno dai sette ai dieci mesi, ma un Piano dovrà essere varato. Prevedendo le discariche, ristabilendo il principio che ogni provincia deve essere nelle condizioni di chiudere il proprio ciclo all’interno del territorio, ammodernando la gestione di un argomento fondamentale.

Il fallimento della giunta Zingaretti sui rifiuti somma a quelli del Campidoglio, prima con Virginia Raggi e adesso con Roberto Gualtieri. Da quanti anni l’immondizia della Capitale viene smaltita ovunque ma non a Roma? Da quanto tempo le strade della Città Eterna sono sporche.
La sanità merita un discorso a parte: Francesco Rocca è impegnato in questa fase a cercare di evitare l’ennesimo commissariamento, anche se il Governo sta passando al setaccio tutti i conti, capitolo per capitolo. Il Giubileo e l’Expo sono dei sogni che, se avverati, saranno uno slancio enorme all’intera regione. Se alla fine Roma e il Lazio dovessero ospitarli entrambi, servirà un’accelerazione sulle infrastrutture, sui treni, sul Trasporto pubblico. Ma anche su opere fondamentali: in provincia di Frosinone, per esempio, non è rinviabile, la realizzazione della Stazione dell’Alta Velocità tra Supino e Ferentino. Le fermate a Frosinone e a Cassino dovevano essere un segnale e avere un carattere provvisorio. Ma intanto non sono sufficienti per coprire un arco temporale importante e in secondo luogo l’Alta Velocità ha un senso e può rappresentare un valore aggiunto se è… Alta Velocità. Nel tratto ciociaro i treni viaggiano a velocità normale. Soltanto una Stazione vera può consentire lo scatto decisivo.

Non soltanto per i passeggeri, ma per le imprese. Per dare competitività ad aziende oggi tagliate fuori dai tempi che impiegano per i “collegamenti”. Una Stazione dell’Alta Velocità nel cuore dell’area industriale di Frosinone permetterebbe di raggiungere facilmente i caselli autostradali di Ferentino e Frosinone, ma pure la Superstrada Ferentino-Frosinone-Sora. Se poi si avessero abbastanza coraggio e visione da prevedere uno scalo aeroportuale civile, allora veramente la Ciociaria sarebbe nelle condizioni di spiccare il volo.

La Regione di Francesco Rocca ha le potenzialità per cambiare marcia. In questi cento giorni si è vista la volontà di governare tutti i processi territoriali, andando a guidare gli enti intermedi che permettono questo. Aziende Territoriali per l’edilizia residenziale pubblica, Parchi, Laziocrea e tantissime altre realtà sono gli strumenti per dare una linea propria e diversa dal passato. Il centrosinistra non se l’aspettava per via di quella supposta “egemonia culturale” che in passato ha frenato un centrodestra con il timore reverenziale. Non è questo il caso perché il centrodestra a traino Fratelli d’Italia (e in regione questo traino è saldamente nella mail di Giancarlo Righini che si avvale di un continuo interscambio di opinioni con Arianna Meloni) ha nel proprio incedere la bussola del rispetto della democrazia e delle regole che ne conseguono. Chi vince ha il diritto-dovere di governare, chi perde di fare l’opposizione. Non ci saranno inciuci, non ci saranno cambi di maggioranza, non ci saranno crisi di coalizione. La carta vincente dei primi cento giorni di Francesco Rocca è questa.

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