Aria di tempesta nel centrodestra pontino. Al caldo climatico si contrappone la bufera politica innescata dalle vicende amministrative di Gaeta ed Itri, centri nei quali Fratelli d’Italia ha subito l’onta dell’esclusione dalla giunta. Nel golfo le tensioni si erano manifestate già lo scorso inverno con l’estromissione dell’assessore Mario Paone dalla squadra del sindaco Leccese. Ad Itri il sindaco Giovanni Agresti ha ritirato le deleghe agli assessori del partito della Meloni.
TIERO ALL’ATTACCO
Una situazione che ha portato il coordinatore regionale di FdI, Paolo Trancassini ad esporsi, tanto da parlare di “grave precedente”, richiamando gli alleati al valore dell’unità di coalizione. Nelle ultime ore si registra anche e soprattutto la durissima presa di posizione del consigliere regionale e vice coordinatore laziale del partito, Enrico Tiero. “A mio avviso bisogna fare chiarezza sui rapporti fra i partiti della coalizione, minati troppo frequentemente da alcune situazioni pericolose venutesi a creare in provincia. Intendo innanzitutto esprimere la massima solidarietà ai nostri amici di partito di Itri -ha dichiarato Tiero– quanto accaduto a Itri, e prim’ancora a Gaeta, non può ripetersi: occorre ripristinare gli equilibri del centrodestra già compromessi a Gaeta, un centro con oltre 20.000 abitanti. In quest’ultimo Comune è stato sollevato ingiustamente un assessore di Fratelli d’Italia, l’avvocato Mario Paone, solo per aver aperto un point elettorale del partito”.
RICHIAMO AL PARTITO LOCALE
Ma l’offensiva di Tiero ha un obiettivo chiaro: il collega Cosmo Mitrano. Il numero 2 regionale di FdI non usa mezzi termini nel chiamare in causa l’esponente azzurro e lanciare un segnale al proprio partito sul piano locale. “L’ex sindaco di Gaeta, il vero ‘regista’ dell’operazione che ha portato all’estromissione dell’avvocato Paone, ha ottenuto la presidenza della commissione Trasporti e Lavori pubblici del Consiglio regionale del Lazio -ha proseguito Tiero– E lo ha fatto anche grazie al sostegno del nostro partito. Sulla vicenda di Gaeta non sono stati presi provvedimenti conseguenti alla ‘cacciata’ di un assessore di Fratelli d’Italia. Dunque, va benissimo porre il tema del valore dell’unità della coalizione sul Comune di Itri, e ribadisco la mia personale solidarietà agli amici di FdI, ma sottolineo nuovamente la necessità di intervenire una volta per tutte sullo ‘strappo’ di Gaeta e su questi atteggiamenti ambigui di qualche nostro alleato in provincia. Continuo a ribadire che FdI in provincia di Latina ha elementi di spessore per poter ricoprire incarichi all’interno di importanti enti regionali e non, così come altre nomine non possono più sfuggire al controllo del partito di maggioranza in Regione Lazio”.
In sostanza Tiero chiede uno sforzo maggiore dei vertici locali del partito sulle scelte strategiche e le nomine in vista. “Rinnovo l’appello agli amici locali affinché insieme si possa lavorare per far sentire nelle opportune sedi politiche il ‘peso’ di Latina e della sua provincia ai nostri referenti superiori” ha concluso il consigliere regionale.
La mossa di Tiero ‘costringe’ il vertice provinciale di FdI ad uscire allo scoperto. In due amministrazioni locali il partito più grande del centrodestra viene estromesso dai centri decisionali. E all’orizzonte ci sono le nomine di aziende pubbliche importanti controllate dalla Regione. Una su tutti l’Asl di Latina. Dopo aver perso l’Ater, dentro Fratelli d’Italia è scattato l’allarme. Guai a lasciare ad altri (Fazzone) il monopolio delle scelte. Calandrini è avvertito.