Inutile divagare, girarci intorno o pensare alle stelle cadenti di questa notte di San Lorenzo.
Il popolo canarino ha in mente solo i nuovi acquisti, non già i sei in forza al club giallazzurro, ma quelli che dovranno arrivare per dar forma compiuta all’ardito progetto. In attesa di svelare l’identità dell’eroica pattuglia che affiancherà mister Di Francesco nella missione salvezza, c’è però il modo di conoscere un po’ meglio chi è già in Ciociaria e da qualche giorno lavora in prospettiva. Marchizza e Harroui hanno fronteggiato i… microfoni curiosi della stampa locale, senza dribbling e serpentine, andando dritto al nocciolo delle questioni, tutte ovviamente ancorate al panorama calcistico giallazzurro.
AMBIZIONI E PROGETTI PERSONALI E DI SQUADRA
La domanda obbligatoria nelle conferenze stampa di un novo arrivato è sempre quella concernete il perché di un sì. Marchizza e Harroui, rispettivamente difensore solido e centrocampista fantasioso, hanno ovviamente un diverso modo di porsi su un campo di calcio, ma riguardo a questo quesito l’identità di vedute è assoluta. Marchizza specifica peraltro che la chiamata in giugno del direttore Angelozzi sarebbe stata già causa sufficiente del suo arrivo, ma il successivo arrivo di Di Francesco ha rafforzato il proprio convincimento.
Sul ruolo che il Frosinone potrà avere nel campionato alle porte, naturalmente non si può avere una fantasia così fervida da avventurarsi oltre la salvezza. Interessante però il modo in cui conseguirla. Harroui e Marchizza non hanno intenzione di erigere barricate. Il Frosinone, pur consapevole della solidità delle squadre avversarie, cercherà il risultato attraverso il gioco. Marchizza già conosce molti dei nuovi compagni di squadra per esserseli trovati di fronte negli ultimi campionati; Harroui nel pacco regalo che intende porgere a se stesso in questa stagione ha intenzione di confezionare, oltre alla salvezza, tante belle prestazioni che possano tenere aperta la porta della nazionale marocchina.
Il difensore ex Sassuolo, Spezia e Empoli non ritiene una diminutio capitis la…. colonna destra, anzi specifica che le sue emozioni più belle risalgono alla conquista della permanenza con Empoli e Spezia, perciò proprio ad annate… da colonna destra. Sulla squadra in costruzione naturalmente i due nuovi acquisti concordano nel ritenere che ci sia bisogno di integrare l’organico, ma ripongono estrema fiducia nella società e si dicono certi di poter affrontare ogni avversario con possibilità concrete di far partita.
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Intanto arriva a grandi passi (appuntamento per domani allo Stirpe ore 17,45) il momento della prima gara ufficiale, contro il Pisa, ma all’orizzonte si staglia già anche la prima di campionato, con il Napoli.
“Non poteva esserci un esordio più bello – è il pensiero di Marchizza – Ospitare subito qui nel nostro stadio i campioni d’Italia sarà davvero bello e stimolante”. Più cauto Harroui, per il quale ogni avversario andrà affrontato con identica concentrazione. Troppo alto il livello della serie A per potersi permettere cali di tensione. Su quanto fatto finora, il giudizio dei neo giallazzurri, già perfettamente ambientatisi in Ciociaria, è ampiamente positivo.
“Ci sono stati degli errori, è vero, ma in questa fase della stagione è naturale è inevitabile”.
Harroui esclude che la botta rimediata contro il Cosenza possa pregiudicarne la presenza nella gara di domani: “E solo una botta, ho un po’ di gonfiore, ma niente di preoccupante”. Intanto, Angelozzi è volato a Torino, per guardare l’amichevole in famiglia della Juve e cercare magari una soluzione in bianco e nero alle esigenze frusinati. Il sogno e Soulè, giovane di enorme talento, ma anche De Winter e Nicolussi Caviglia sono prospetti che interessano non poco. Il tempo passa, ma a Frosinone la parola d’ordine è fiducia.