Lo stadio ‘Stirpe’ deve diventare uno Stadio plastic free. È in sintesi questo quello che propongono gli attivisti dell’associazione ‘Medici di famiglia per l’ambiente’ di Frosinone che hanno scritto al sindaco del Capoluogo, Riccardo Mastrangeli, dopo aver constatato l’eccessivo utilizzo di plastica in occasione della partite per la vendita di bevande.
La presidentessa dell’associazione, Marzia Armida, infatti segnala al primo cittadino: “Operando nell’ambito della correlazione tra ambiente e salute, rammento e sottolineo che le microplastiche hanno un forte impatto sulle malattie genetiche e degenerative. La plastica è un interferente endocrino, sostanza in grado di alterare il sistema endocrino, influenzando negativamente funzioni vitali quali lo sviluppo, la crescita, la riproduzione, causa di tumori endocrini, malformazioni congenite, ritardo nello sviluppo sessuale, alterazioni del sistema immunitario ecc..
L’adozione , da parte del Parlamento Europeo e del Consiglio, del regolamento (CE) n° 1907/2006 denominato “regolamento REACH (Registration, Evaluation,Authorization of Chemicals)” ha costituito una svolta significativa nella gestione del rischio delle sostanze chimiche presenti sul mercato. A fronte di ciò si fa rilevare l’ingente utilizzo di contenitori di plastica con relativo coperchio dello stesso materiale, presso lo Stadio Comunale Benito Stirpe di Frosinone per la vendita e distribuzione di bevande durante le partite di calcio. 450 anni rappresentano il tempo di degrado di una bottiglia…
La quota di riciclo è di solo il 21%. L’Associazione Medici chiede al Sindaco Dr. Riccardo Mastrangeli e all’Assessore al Commercio dr.ssa Valentina Sementilli, che si facciano carico per una soluzione immediata per porre fine a tale inopportuna pratica di distribuzione alimentare attraverso la plastica, nel mentre ribadisce l’innegabile dannosità, l’anacronismo ed il negativo messaggio mediatico, che non corrisponde alle sensibilità dei cittadini di Frosinone in merito il rapporto salute ambiente”.