Saranno riuniti in un unico procedimento i vari ricorsi presentati contro gli atti che hanno dato vita lo scorso mese di gennaio all’Egato dei rifiuti della provincia di Frosinone, attualmente presieduto dall’ex consigliere regionale del Pd, Mauro Buschini. Il Tar di Roma ha già ricondotto all’udienza, fissata per il prossimo 6 dicembre, anche la trattazione del ricorso presentato dal Comune di Torrice contro la nascita dell’Egato assieme alla trattazione del ricorso che lo stesso Egato ha presentato contro il provvedimento in autotutela con cui la Regione Lazio ha annullato gli atti presupposti all’istituzione dell’Ente ciociaro dei rifiuti. Con ogni probabilità, a questo punto, anche il ricorso avanzato dal Comune di Fiuggi contro gli atti della Regione che hanno fornito i presupposti per dar vita all’Egato di Frosinone saranno trattai in quella stessa udienza.
Come si ricorderà, contro la costituzione dell’Egato, poi rinominato Egaf (Egato Frosinone Ambinete), aveva agito davanti al Tar di Latina (poi il fascicolo per competenza è stato traferito al Tar di Roma) il Comune di Fiuggi. In seguito, anche il comune di Torrice aveva impugnato gli atti dell’Egato relativi alla prima assemblea dell’ente, con cui si è proceduto all’elezione del presidente e del Consiglio direttivo, con un ricorso straordinario al Presidente della Repubblica, chiedendo quindi di trasporre quell’iniziativa in quella in atto davanti al Tar capitolino.
Anche la regione Lazio si era costituita nel procedimento avviato dal Comune fiuggino, anche perché gli atti lì impugnati erano le delibere e decreti regionali che avevano dato impulso alla nascita dell’Egato; successivamente, però, la Regione aveva deciso di annullare in autotutela proprio le delibere contestate dal comune di Fiuggi, ritenendo che fossero state assunte in violazione di norme e procedure. Contro questa decisione della Regione è insorto lo stesso Egaf che ha, a sua volta, impugnato davanti al Tar di Roma gli atti regionali che ponevano nel nulla l’Egato ciociaro.
Il Tar, per il momento e per consentire all’Egaf una piena difesa, ha concesso la misura cautelare, sospendendo gli atti votati dalla Giunta regionale che annullavano la nascita dell’ente dei rifiuti e ha fissato al prossimo 6 dicembre la trattazione nel merito del ricorso. Ora, il presidente della V sezione del Tribunale amministrativo romano, titolare del procedimento, ha già stabilito che l’udienza del 6 dicembre si occuperà anche del ricorso del comune di Torrice, nel quale si è costituita anche la Regione Lazio a sostegno delle lamentele del piccolo municipio e, con ogni probabilità, in quella sede giungerà anche il fascicolo con il ricorso del comune di Fiuggi, nel tentativo di dare una risposta univoca e completa su una vicenda che al momento resta sospesa in un limbo di incertezza e ristagnazione, con un ente che è ‘provvisoriamente’ in vita, ma che non viene preso tanto in considerazione dai comuni, i quali avrebbero già dovuto versare le quote di partecipazione al bilancio (ma non l’hanno fatto e neanche pare abbiano intenzione di farlo), mentre comunque l’Egaf – che come entrate ha, al momento, solo i versamenti comunali – continua ad accumulare debiti per spese di funzionamento, indennità di carica, incarichi affidati.