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La Lega apre sul termovalorizzatore, ma boccia la gestione rifiuti in città. Gualtieri non si presenta in Regione

Marco Battistini
Settembre 15, 2023
Il neo segretario regionale della Lega Davide Bordoni

Il Carroccio apre al termovalorizzatore ma punge Gualtieri sulla gestione dei rifiuti. Il neo segretario regionale della Lega Davide Bordoni è stato chiaro: “La Lega ha sempre guardato con attenzione e in senso positivo ad attività che potessero risolvere una volta per tutte il problema rifiuti a Roma -ha affermato Bordoni– Il termovalorizzatore forse si doveva fare anni addietro e non adesso, siamo sicuramente in ritardo mentre a Roma si paga la tariffa rifiuti più alta d’Italia e il servizio è scadente. Sicuramente il termovalorizzatore può dare un contributo importante per rasserenare il tema rifiuti a Roma e siamo favorevoli, mi sembra che impianti del genere siano presenti in tutta Italia e non creino assolutamente problemi, ma questo da solo non basta, perché poi la città va pulita”. Chi invece difende totalmente la linea Gualtieri è Massimiliano Valeriani, consigliere regionale del Pd.

“La Regione Lazio non può fare niente sul termovalorizzatore visto che la materia è di competenza esclusiva del commissario di Governo, che è il sindaco di Roma, Roberto Gualtieri -ha evidenziato Valeriani- poi si scopre che la Lega il termovalorizzatore lo vuole fare, Forza Italia lo vuole fare e Fdi lo vuole per una sua metà e non lo vuole per l’altra. La verità è che il problema del Lazio non sono gli impianti, ma i rifiuti visto che in tutta la Regione esiste un solo impianto di smaltimento. Il vero dramma è non riuscire a smaltire i rifiuti. Inoltre ricordo a tutti che c’è una quota di rifiuti indifferenziati incomprimibili, il 20% o il 30%, anche aumentando la differenziata fino al massimo del 70-80%”.

SINDACI CONTRO L’IMPIANTO

Dai sindaci del Lazio un coro unanime di protesta, bipartisan, contro il termovalorizzatore di Roma previsto a Santa Palomba. A via della Pisana hanno partecipato all’audizione in commissione Rifiuti, richiesta dai consiglieri Alessandra Zeppieri (Polo progressista) e Adriano Zuccalà (M5s) – assieme ai comitati e alle associazioni, tra cui anche Legambiente Lazio, contrari all’inceneritore voluto dal sindaco di Roma Roberto Gualtieri. Tra gli altri, da città come Pomezia, Ardea, Albano, Nemi, Lanuvio, è arrivato un no secco all’impianto con la richiesta di trovare soluzioni alternative. La sindaca di Pomezia, Veronica Felice ha ribadito infatti quale “mostro” ambientale sia il termovalorizzatore. Così come il primo cittadino di Ardea, Maurizio Cremonini, che ha ribadito: “Il danno sarà elevatissimo, soprattutto per l’agricoltura e per il valore catastale di tutte le abitazioni” chiedendo che “a prescindere dal colore politico” si salvi quella “vasta zona”. “L’obiettivo è aumentare la raccolta differenziata”, ha spiegato la consigliera di FdI, Marika Rotondi, sottolineando che “un impianto 600 mila tonnellate” ovviamente “sembra sovradimensionato”. Il pentastellato, assieme al polo progressista, ha evidenziato invece l’assenza del Campidoglio: “Quello di oggi è stato il primo confronto istituzionale sul progetto dell’inceneritore di Santa Palomba, eppure il sindaco Gualtieri non si è presentato, non ha inviato nessun delegato e non ha avuto neanche il garbo di rispondere alla convocazione. Un atto grave”, hanno affermato Zeppieri e Zuccalà. Mentre la presidente di Commissione, la consigliera di FdI Laura Corroti, nei saluti, ha ringraziato tutti i sindaci, anche gli assenti, “tranne uno”, ha detto la consigliera sottolineando, anche lei, se pur non citando nessuno, l’assenza del comune di Roma.

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