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Frosinone, Neurochirurgia Spaziani ai vertici regionali: intervista al primario Giancarlo D’Andrea. E il 22 e 23 convegno internazionale

Danilo Del Greco
Settembre 18, 2023
Il professor Giancarlo D'Andrea

Un convegno di risonanza nazionale e internazionale, organizzato dalla Asl di Frosinone, si svolgerà i prossimi venerdì 22 e sabato 23 settembre nel Salone di Rappresentanza della Provincia nel Capoluogo. Il congresso verterà su: “Il trattamento delle metastasi cerebrali e degli aneurismi cerebrali. Impatto sul territorio della Asl di Frosinone, dal ricovero alla riabilitazione fino al rientro sul territorio”. Direttore del convegno sarà il professor Giancarlo D’Andrea, responsabili scientifi­ci saranno invece il professor Alessandro Frati e la dottoressa Veronica Picotti. All’appuntamento parteciperanno i più importanti luminari di questa branca della medicina, a testimonianza della sua importanza quale momento divulgativo, didattico e di approfondimento.

A promuoverlo, come detto, l’Azienda sanitaria di via Fabi: sarà l’occasione, tra le altre cose, per illustrare gli straordinari risultati ottenuti negli ultimi anni dal reparto di Neurochirurgia, diretto proprio dal professor D’Andrea, che si è distinto a livello regionale per gli ottimi risultati ottenuti nel trattamento chirurgico delle neoplasie e degli aneurismi cerebrali. I dati ufficiali collocano infatti la struttura frusinate ai primi posti nel Lazio, dietro solo a pochi grandi ospedali romani, sia come numero di interventi di neurochirurgia effettuati sia, soprattutto, in merito al basso indice di mortalità post-operatorio.

In vista del convegno abbiamo intervistato il professor Giancarlo D’Andrea.

Il professor Giancarlo D’Andrea durante un intervento chirurgico

Professor D’Andrea da dove nasce l’idea di questo convegno?

L’organizzazione di questo convegno risponde ad una duplice esigenza; ovvero quella di discutere con esperti nazionali e internazionali di patologie di alta complessità qui a Frosinone dimostrando che anche dalla nostra ASL può nascere un’iniziativa formativa di rilievo.

Secondariamente, è anche l’occasione, visto il superamento di pochi mesi del mio primo mandato quinquennale di Direttore di UOC di Neurochirurgia a Frosinone, per fare il punto sugli importanti progressi che in questi 5 anni si sono progressivamente avuti in questa unità.

Quali figure professionali sono state coinvolte?

Accanto agli specialisti di tutte le discipline che ruotano intorno al trattamento di queste patologie neurochirurgiche afferenti alla nostra ASL, sono stati coinvolti tra i maggiori esperti di neurochirurgia vascolare e tumorale italiana e colleghi di spicco della regione Lazio e in particolare dal Policlinico Gemelli, dal S. Giovanni di Roma, dal S. Filippo Neri, da Viterbo e da Latina.

E’ impossibile non menzionare la partecipazione di eminenze come il Prof Giulio Maira e dei massimi esperti nazionali di Oncologia e Medicina Legale quali il Prof. Marchetti e il Prof. Fineschi.

Di rilievo assoluto sarà poi la partecipazione del Prof Catapano, del Prof Iaconetta e del Prof de Marinis dalle neurochirurgie campane, del Prof Paolini dal Neuromed di Pozzilli, del Prof Ferroli dal Besta e del Prof Germanò da Messina.

Esperti di rilievo internazionale saranno poi il Prof Antonio Bernardo (New York, USA) per il trattamento degli aneurismi cerebrali di basilare, il Prof Cristian Gragnaniello (San Antonio, USA) per il trattamento delle metastasi profonde e il Prof Giuseppe Esposito (Zurigo, Svizzera) sul by-pass cerebrale.

Quali sono i tumori che possono dare metastasi cerebrali?

I principali tumori che metastatizzano all’encefalo sono quello polmonare, quello mammario e il melanoma.

Ci sono sintomi che occorre conoscere?

Variazioni del comportamento, della capacità o della qualità della parola, deficit motori con tendenza alla spasticità, disorientamento o crisi epilettiche devono immediatamente portare all’esecuzione di una RM encefalo.

Che ruolo ha la neurochirurgia nel trattamento delle metastasi cerebrali?

Molto importante, anche se l’atteggiamento corretto è multidisciplinare in simbiosi con oncologo e radioterapista.

Tuttavia,, le metastasi singole e fino a 3 lesioni sono sicuramente aggredibili con la chirurgia anche con paziente sveglio. La minore invasività degli interventi combinata con la maggiore sopravvivenza che si ha nel sottoporre questi pazienti a chemioterapia e radioterapia dopo la bonifica chirurgica è acclarata. E’ fondamentale che le lesioni metastatiche vengano asportate in blocco, evitandone la disseminazione intraoperatoria, e possibilmente con una chirurgia sovramarginale, ovvero oltre i loro limiti.

E per quanto riguarda gli aneurismi cerebrali: quali sono i sintomi e i fattori di rischio?

Gli aneurismi non rotti sono purtroppo una patologia subdola che sovente non produce sintomi se non nei casi più rari di aneurismi giganti con compressione di strutture nervose. Gli aneurismi rotti producono invece vaste emorragie cerebrali con un’alta percentuale di eventi fatali.

Oltre alla predisposizione congenita della parete vasale è necessario controllare alcuni importanti fattori di rischio modificabili tra i quali soprattutto l’ipertensione, l’aterosclerosi, il fumo di sigaretta, l’obesità, l’ipercolesterolemia e lo stress.

La Neurochirurgia dello Spaziani risulta tra le prime del Lazio: su quali strumenti può contare? Quali le sue Eccellenze? E quali i suoi bisogni?

L’Azienda ha fornito il massimo della strumentazione tecnologica attualmente sul mercato in termini di tecnologia in sala operatoria mettendoci in grado di eseguire le stesse procedure che si effettuano nei migliori centri nazionali di neurochirurgia. Inoltre, un nuovo reparto con terapia subintensiva integrata alla neurochirurgia sta per essere aperto con ulteriore upgrade dell’unità e della sua efficienza ed efficacia. I bisogni sono quelli purtroppo noti a tutti ed inerenti alla carenza di personale per poter garantire l’apertura di sedute operatorie tutti i giorni e magari la presenza di un servizio di neurochirurgia anche presso gli altri poli della ASL.

Come detto, la divisione da lei diretta è un fiore all’occhiello della sanità provinciale e regionale: l’indice PREVALE premia il reparto della Asl di Frosinone: quali sono i principali dati in merito?

Il PREVALE è un programma ufficiale della Regione Lazio (consultabile on line) che valuta gli esiti della sanità studiando alcuni parametri e confrontandoli tra tutte le strutture.

Nelle due tabelle le posizioni di vertice nel Lazio della Neurochirurgia dello Spaziani

Nell’ambito della neurochirurgia i parametri di riferimento sono il volume dei tumori cerebrali trattati, che evidenziano la vocazione ad essere un centro di neurochirurgia cerebrale piuttosto che spinale, e la mortalità a 30 giorni dei casi trattati per tumore cerebrale, che attesta l’efficacia del trattamento proposto e la correttezza dell’indicazione chirurgica. Ambedue i parametri ci inorgogliscono, soprattutto in relazione all’evidenza che prima del 16 marzo 2018 la Neurochirurgia di Frosinone non esisteva, poiché ci vedono subito dopo Gemelli, Policlinico Tor Vergata e Umberto I e, per 7 casi soltanto, dietro il San Giovanni e davanti a tutte le altre unità di neurochirurgia regionale per volume di tumori cerebrali trattati,

Inoltre,  ci confermano per il terzo anno consecutivo come l’unità di neurochirurgia di una struttura pubblica della regione Lazio con la più bassa mortalità per il trattamento dei tumori cerebrali.

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