Un mese nero, da dimenticare. Al 21 settembre, sono state 10 le giornate in cui si sono registrate interruzioni improvvise della fornitura idrica in provincia di Frosinone. Il dato si ricava dalle stesse comunicazioni di guasti che l’azienda gestrice del servizio, Acea Ato 5 Spa, pubblica sul proprio sito online. E in queste 10 giornate – praticamente un guasto improvviso un giorno si e l’altro no – in 4 le interruzioni dovute a falle nella rete idrica sono state registrate in due o tre zone diverse contemporaneamente. L’11 settembre, ad esempio, i guasti hanno improvvisamente coinvolto ben 9 comuni tra cui il capoluogo (Oltre a Frosinone, Rocca d’Evandro, Aquino, Castrocielo, Pontecorvo, Arnara, Ceccano, Pofi e Torrice) in alcuni centri l’interruzione ha riguardato alcune zone e strade, in altri l’intero territorio comunale, per diverse ore.
Ancora una volta si tratta dell’ennesima conferma che le reti idriche della provincia sono ormai inadeguate a fornire un servizio che si possa minimamente considerare “continuo”. A fronte di tale situazione, però, non si vedono – anche per i continui contrasti e i contenziosi in atto tra comuni e gestore in merito alle tariffe e quindi agli investimenti da fare sul territorio – efficienti programmazioni di opere e lavori in modo da mitigare l’impatto di questi disservizi sulla cittadinanza che continua a pagare tariffe piene e bollette salate per un servizio che, appunto, procede invece in modo parziale e a singhiozzo.