“Interessante il convegno organizzato dalla Coldiretti di Frosinone al quale ho presenziato e che ha avuto come tema portante quello della Valle del Sacco. Un tema molto attuale, quest’ultimo – evidenzia Daniele Maura, Vice Capogruppo FDI alla Regione Lazio – che da troppo tempo, diciotto anni circa, affligge il nostro territorio con conseguenze impattanti sui cittadini, sull’economia e sul tessuto imprenditoriale locale. Purtroppo, molte aziende subiscono ancora gli effetti negativi “dell’emergenza Valle del Sacco”, sia nella pratica, cioè con la lunghissima serie di esami che sono tenuti a far effettuare sui vari prodotti, esami i cui risultati risultano sempre nella norma, sia nell’immaginario collettivo e nella comunicazione.
Questi effetti negativi potrebbero cominciare ad essere superati iniziando a svincolare dai limiti che ne impediscono la coltivazione i terreni agricoli a ridosso del fiume Sacco che risultano esenti da qualsiasi contaminazione. L’estrema produttività dell’area è ben nota e tante sono anche le attività che ruotano intorno ad allevamenti e coltivazioni, come le strutture agrituristiche che producono prodotti di eccellenza che attirano flussi importanti di turismo enogastronomico nella nostra terra.
Una situazione inverosimile – prosegue Daniele Maura – da una parte la giustificata preoccupazione per la salute, dall’altra l’incapacità da parte degli amministratori di centro sinistra di gestire la situazione. In questi anni, infatti, i vari attori hanno portato avanti una politica di meri annunci senza atti concreti, sono stati addirittura incapaci di spendere i cinquantaquattro milioni di euro stanziati dal Ministero dell’Ambiente nel 2019 per l’emergenza.
Come Fratelli d’Italia, ad ogni livello, locale, regionale, alla Camera dei Deputati, dove già Coldiretti era stata ricevuta dalla Commissione parlamentare Ambiente alla Camera sulle criticità ambientali nel Sito di interesse nazionale Bacino del fiume Sacco, ci attiveremo. Abbiamo perciò voluto dare un segnale dirompente da subito: agire.
Da due mesi circa è iniziato fattivamente il carotaggio dei terreni, in regione è stata approvata in Giunta la delibera di definizione dei valori di Fondo Naturale delle acque sotterranee e dei suoli da applicare al S.I.N. e proseguiamo senza sosta con riunioni congiunte programmando i prossimi interventi. I tempi sono maturi per un cambio di rotta e per il rilancio di un segmento produttivo importante”.