L’atto resta pubblicato troppo a lungo e il Comune viene condannato a risarcire un suo ex dirigente che aveva fatto causa al municipio. È quanto accaduto ad Isola del Liri, dove l’ente comunale è stato condannato dal Tribunale di Cassino a risarcire con 7.500,00 euro il suo ex dirigente, per aver violato il diritto di riservatezza di quest’ultimo, avendo illegittimamente pubblicato sull’albo pretorio on-line dati riservati e personali.
Era infatti accaduto che, nel 2021, l’ex dirigente aveva notificato nei confronti del Comune un atto di ricorso per censurare condotte ritenute illegittime poste in essere dall’ente per cui all’epoca lavorava.
Il Comune aveva affidato l’incarico per la propria difesa e assistenza ad un legale di fiducia e nel pubblicare la relativa delibera aveva anche allegato in forma integrale il ricorso presentato dall’ex dipendente, che conteneva inevitabilmente dati personali e sensibili non solo legali alla vicenda di causa.
L’ex dirigente è stato assistito dagli avvocati Riccardo Lutrario e Stefano Martini. Il Tribunale, accogliendo le richieste formulate dai legali dell’ex dirigente, ha ritenuto che i dati resi conoscibili (per un periodo maggiore a quello ex lege previsto) ad una platea indeterminata di persone (e non rimasti nella sfera di conoscibilità del Comune) “abbiano concretizzato – come piegano in una nota i legali dell’uomo – un grave danno alla riservatezza dei dati riferibili all’ex funzionario, tale da giustificare una condanna esemplare, ben al di sopra degli standard sanzionatori delle pronunce emesse, in questi anni, dal Garante della privacy”.